Attualità Italiana

Sindaco di Terni preso a manganellate durante manifestazione

Durante una carica delle forze dell’ordine contro il corteo degli operai delle Ast, due persone sono rimaste ferite. Una di queste è il primo cittadino della città che ha riportato ferite lacero contuse in testa senza riportare però danni gravi.

Questa mattina durante la manifestazione degli operai delle Acciaierie Speciali Terni, il sindaco della città, Leopoldo di Girolamo, è rimasto ferito. Il corteo, partito dalla sede della fabbrica e che aveva come destinazione, ha infatti deviato il suo percorso. La massa di persone accorse si è diretta verso la stazione infatti superando lo sbarramento della polizia. In seguito a questa violazione dalle forze dell’ordine è giunto l’ordine di reagire e sono partite cariche contro i manifestanti presenti sul luogo.
Nel caos che si è venuto a creare sono due le persone che hanno riportato ferite, uno di questi appunto è stato il sindaco di Terni. Secondo quanto riportato il primo cittadino del capoluogo umbro ha riportato ferite alla testa che hanno reso necessaria una visita al pronto soccorso.

All’ospedale la diagnosi è stata di ferita lacero contusa con perdita di sangue, la situazione è comunque sotto controllo.

Sull’incresciosa vicenda si è espresso l’ufficio stampa del sindaco che ha trasmesso una nota con le informazioni circa lo stato di salute del primo cittadino. All’interno del comunicato di rilievo per i concetti espressi, le dichiarazioni dell’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Terni, Sandro Piermatti, che ha così commentato l’accaduto condannando la decisione di agire con violenza sui manifestanti: “L‘ordine di caricare dato alle forze dell’ordine è molto grave e ricade interamente sui vertici della questura e della prefettura.” L’assessore ha poi sottolineato come la battaglia portata avanti dai lavoratori delle Acciaierie Speciali di Terni sia una lotta che la città di terni debba condividere: “La lotta che stanno portando avanti i lavoratori dell’Ast è una lotta che riguarda tutta la città di Terni e tutta la regione dell’Umbria ed ha una rilevanza nazionale in quanto si stanno decidendo le sorti di uno stabilimento strategico per le politiche industriali del Paese. In questo clima di grandissima preoccupazione per il lavoro e per le sorti economiche di Terni tutto serve meno che interventi repressivi che acuiscono una tensione già alta e creano un clima torbido. I lavoratori e le organizzazioni sindacali di questa città hanno sempre dimostrato un grande senso civico e responsabilità nel portare avanti le lotte che sono a cuore a tutti i ternani. Sono decenni che non si registra un episodio che denota una così elevata insesibilità e grande difficoltà nel gestire l’ordine pubblico”.



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