Umberto Bossi: “Maroni ha tradito, il capo sono io”
Nuovo capitolo nella guerra interna alla Lega Nord che coinvolge Bossi e Maroni. Il Senatur non le manda a dire al Segretario del partito, accusato di tradimento
Umberto Bossi ha abituato l’opinione pubblica del nostro Paese alle sue esternazioni, spesso colorite e prive di qualsiasi filtro. Stavolta il Senatur se la prende con uno dei suoi (ormai ex) collaboratori più fidati: il neo presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. Da tempo i bossiani e i maroniani mettono a dura prova la Lega, con le loro schermaglie continue e una divisione interna al partito che sembra essere irreparabile.
Non sono tempi lieti per la Lega Nord. Dopo il continuo calo dei risultati nelle elezioni e l’espulsione di Mario Borghezio dal Parlamento Europeo per le sue frasi razziste al ministro Kyenge, il partito è costretto a fronteggiare un nuovo capitolo nella lunga guerra intestina che ha come protagonisti Bossi e Maroni. In un intervista a La Repubblica il Senatur si è lasciato andare ad esternazioni molto forti che potrebbero scuotere nuovamente la politica italiana e il partito. Secondo Umberto Bossi, Maroni sarebbe il responsabile delle sconfitte della Lega iniziate nelle durante le elezioni regionali: “Maroni sta distruggendo la Lega, butta fuori la gente. Quel mio colpo di genio con cui avevamo preso la guida di Veneto e Piemonte, con Zaia e Cota, di questo passo al prossimo giro ce lo sogniamo”. Bossi ha criticato aspramente il segretario della Lega anche per non aver appoggiato l’alleanza con Silvio Berlusconi, che a suo avviso avrebbe portato molti voti al partito del nord. Altre critiche per lo slogan maroniano “prima il Nord” definito dal Senatur come “rammollito”. Ben più grave la questione quando Bossi alza i toni e accusa Maroni di tradimento, rilanciando la sua leadership sulla Lega Nord: “Maroni è solo un traditore, a me non mi ammazza nessuno e stavolta mi hanno fatto davvero incazzare. Il capo della Lega resto io”.