Arrestato Massimo Ciancimino per fisco e mafia
Ciancimino jr è stato arrestato dal gip di Bologna, accusato di di reati fiscali e di aver favorito Cosa Nostra
Arrestato Massimo Ciancimino, figlio di Vito, ex sindaco di Palermo. L’arresto è partito dal gip di Bologna che l’ha accusato di associazione a delinquere e di evasione fiscale. In aggiunta l’aggravante di aver assecondato l’organizzazione mafiosa di Cosa Nostra. Ciancimino jr. adesso si trova al carcere Pagliarelli del capoluogo siciliano. I Gdf di Ferrara si sono occupati di dirigere le indagini. Un’operazione che si è conclusa con 13 ordinanze di custodia cautelare: nove in carcere e quattro ai domiciliari. A Ciancimino vengono confutati reati fiscali che riguardano principalmente il periodo che ha trascorso in Emilia-Romagna. È accusato di evasione fiscale calcolata in circa 30 milioni di euro. Tra i reati contestati e per i quali sono partiti i 13 arresti: evasione e frode fiscale, bancarotta fraudolenta, contrabbando, mendacio bancario, sostituzione di persona, falso in scritture private, falso commesso da incaricato di pubblico servizio. Insieme a Ciancimino tra gli inquirenti alcuni nomi come Patrizia Gianferrari di Riccione, sedicente rappresentante di affari, e Gianluca Apolloni di Roma, presunto commercialista occupatosi di far scomparire le aziende a Panama. Ancora Paolo Signifredi di Parma. I rimanenti sono Mario Carlomagno e Mario Paletta di Potenza, Massimiliano Paletta di Ferrara, Valter Lotto di Reggio Emilia e Ennio Ferracane di Bergamo. Agli arresti domiciliari anche finiti Giulio Galletto di Rovigo, Armido Manzini di Modena, incaricato di cercare aziende inattive da riutilizzare per le frodi dell’associazione, Elena Rozzanti di Ferrara e la marocchina Etois Safà. Ciancimino è uno dei testimoni principali per quanto riguarda il processo sulla trattativa tra lo Stato e la mafia. Ciancimino è anche imputato di aver avuto rapporti con la mafia calabrese, in particolare con la cosca Piromalli della Piana di Gioia Tauro.