Francia, scontri alla manifestazione anti nozze gay
Proseguono le manifestazioni contrarie alle nozze gay in Francia. Ormai diventata legge, vi è stato un ultimo tentativo, da parte dei contrari, di dimostrare il proprio dissenso
Sono all’ordine del giorno gli scontri in Francia tra i favorevoli e i contrari alle nozze gay. Il governo socialista di Hollande, da quando ha reso noto di voler rendere effettive le nozze tra persone dello stesso genere, ha ricevuto critiche dagli estremisti di destra ed elogi dalla sinistra radicale. Dopo il suicidio di pochi giorni fa di un intellettuale di destra, sono proseguite le manifestazioni nelle piazze e gli scontri con le forze dell’ordine da parte dei contrari alle nozze e alle adozioni dei gay. Delle 293 persone fermate al corteo di ieri, 231 potrebbero essere arrestati. Gli scontri di ieri hanno causato 36 feriti, di cui 34 appartenenti alla polizia. Per la questura francese erano circa 150 mila i manifestanti, mentre gli organizzatori del corteo hanno affermato di essere un milione. Lo schieramento di polizia ha blindato la città. 4.500 agenti sono stati schierati per tentare di evitare le violenze. Tre cortei partiti da punti diversi di Parigi si sono in seguito ritrovati sulla grande spianata des Invalides, più alcune centinaia di appartenenti alla Civitas, l’organizzazione dei cattolici più integralisti. Manuel Valls, membro del governo socialista, aveva appena annunciato il fermo di 96 persone, quando la situazione è degenerata. Dai manifestanti c’è stato un lancio di sassi e bottiglie verso giornalisti e poliziotti, che sono stati definiti “collaboratori e complici” del governo presieduto da Hollande. La guerriglia urbana si è protratta fino a notte fonda nei pressi della Tour Eiffel. Le nozze gay sono legge da otto giorni in Francia e il primo matrimonio gay sarà celebrato a Montpellier mercoledì prossimo, ma i contrari non hanno rinunciato a un ultimo disperato tentativo di ribellione.