Novara, suicidio Carolina: indagati otto minorenni
Otto minorenni accusati di istigazione al suicidio e detenzione di materiale pedopornografico. Cinque mesi fa si era gettata dal balcone la giovane studentessa di Novara
Sono stati accusati di istigazione al suicidio e detenzione di materiale pedopornografico gli otto ragazzi novaresi, tra i 15 e i 17 anni, attualmente indagati dalla Procura dei minori di Torino. I giovani ragazzi sono i presunti colpevoli della morte della studentessa Carolina, di 14 anni. La ragazzina, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio scorso, si è suicidata gettandosi dal balcone della propria abitazione a Novara in cui viveva insieme al padre. Sconvolta e turbata dagli insulti, non aveva resistito forse alle beffe dei ragazzini, e aveva deciso di togliersi la vita. Secondo le indagini sul caso coordinate dal pm Valentina Sellaroli, a quasi cinque mesi dalla morte, il suicidio della ragazza sarebbe stato una conseguenza delle ingiurie da parte dei coetanei minorenni nei confronti della stessa sui social network. I ragazzi sono, infatti, accusati di bullismo e di “cyber bullismo”: secondo quanto ci è stato riferito da voci di alcuni loro coetanei si tratterebbe, nello specifico, di derisioni e gli insulti sul profilo Facebook della giovane studentessa. Gli insulti si rifacevano a ciò che era accaduto durante una festa avvenuta a Sant’Agabio, alla quale la studentessa aveva partecipato. Ma nessuno degli amici aveva notato qualcosa di strano. Al funerale di Valentina, avuto luogo il 9 gennaio a Oleggio, erano presenti molti amici e compagni di avventure, insieme ai familiari distrutti dal dolore, con in mano uno striscione “Sei l’angelo più bello”. Un mese dopo a Novara si ricordava la morte della ragazza con una fiaccolata nelle vie del centro della città. Al Politecnico di Torino, invece, è stato affidato il compito di esaminare l’Iphone della ragazza.