Economia

Il lavoro in Italia c’è: ecco le occupazioni che nessuno vuole

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha stabilito che sono circa 150mila i posti di lavoro che i giovani non vorrebbero fare. La ricerca parla anche di lavori di alto livello, che vengono ignorati dai giovani

Proviene dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro l’ultima ricerca sul lavoro. Per l’ente sono circa 150 mila i posti di lavoro a disposizione che nessuno cerca o vorrebbe fare. Sarti, baristi, pasticcieri, falegnami, camerieri, panettieri e macellai sarebbero i principali posti di lavoro scoperti in Italia. È altissima la richiesta di questi mestieri manuali e che  richiedono una specifica professionalità, ma proprio per l’eccessivo sforzo fisico e gli orari notturni che alcuni di essi richiedono, non vengono presi in considerazione. Inoltre, un altro fattore che disincentiva a fare questi mestieri è rappresentato dal lungo periodo di apprendistato. Tra i lati positivi, però, vi sarebbe un buon guadagno economico e un futuro in cui sarebbe possibile lavorare in proprio. L’ultima indagine ha analizzato il profilo di 3 milioni di lavoratori inattivi. Dall’analisi risulta che gli inattivi si dividono in scoraggiati (1,3 milioni: il 43% del totale), che dichiarano di non cercare lavoro perché disillusi, e inattivi (111mila nel 2012), che cercano, ma non sono disposti ad accettare qualsiasi impiego. è stata riscontrata un’alta richiesta e un basso interesse dei giovani per le posizioni considerate di medio-alto livello: gli infermieri (il 43% delle posizioni aperte non sono ricoperte sul totale delle richieste), gli operai specializzati (il 33%) e i tecnici informatici (il 24%). L’alta specializzazione richiesta e, talvolta, il numero chiuso negli esami d’ammissione all’università scoraggerebbero i più. Insomma, in Italia ci sono molti laureati in discipline che non hanno un’eccessiva domanda nella nostra nazione e i lavori che hanno reso famoso il “Made in Italy” vengono trascurati. C’è da dire che molte aziende appongano ugualmente il marchio “Made in Italy”, nonostante la maggior parte della manodopera sia fatta all’estero. Ci si chiede se sono solo i ragazzi a non voler fare più i lavori usuranti o se siano anche le leggi italiane ad aver permesso che ciò avvenisse.



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9 responses to “Il lavoro in Italia c’è: ecco le occupazioni che nessuno vuole

  1. Io sono in cerca di lavoro! Sarei lieta di svolgere uno qualsiasi dei lavori sopra elencati! Ho avuto un bar per due anni e so cucinare! Vi prego chiamatemi sono di Roma!

  2. si mettete un indirizzo dove si può rivolgere, io sono mezza falegnam, cioè ho lavorato in una falegnameria x tre anni ora sono a casa x scarsità di lavoro, quindi se mi date delle notizie mi fareste un grosso favore grazie

  3. non e vero, io sono un panettiere specializzato e non trovo lavoro , o meglio ci sarebbe pure ma come :a nero , pagato a 20 -25 euro a notte .Io non ho fatto una scuola per panettiere ma ho imparato in bottega o più di dieci anni di esperienza sulle mie spalle ,vengo da un luogo dove veramente esiste una lunga cultura del pane: da Salerno, e ora abito a Cesena ,spero che i propietari di forni possano leggere questo mio sfogo e capire che la qualità a un prezzo e che quantità senza qualità a lungo andare si ritorce contro.

  4. buona sera,vorrei sapere dove mandare il cv cosi mi vorrei candidare inoltre sono circa 7mesi che mando solo cv a questi siti ma nn ho mai ricevute risposte.Quindi allora che devo pensare che sono solo balle o altro.io cerco lavori come voi cercate barista cameriere cuoco ma nessuno mi ricontatta,se veramente avete bisogno allora chiamatemi voi a me…..sono diplomato alla scuola alberghiera e ho più di 12 anni d’esperienza aspetto una vostra risposta…..grazie

  5. Purtroppo, l’articolo mostrava solamente i risultati di una ricerca riguardante il tema del lavoro e dei lavori che nessuno vuole fare. A mio parere è una semplificazione poiché è semplice dire che i giovani di oggi non vogliono lavorare in cantiere, per dire, ma nessuno specifica che per alcuni lavori le garanzie sulla sicurezza sono scarse, così come lo stipendio, e che la retribuzione è pessima, per non parlare dei contratti inesistenti o in nero. Consiglio a tutti di mandare cv tramite portali internet (monster, infojobs, ecc.), centri per l’impiego (benché poco utili allo scopo, da ormai diversi anni), e agenzie interinali (benché la mia opinione su di esse sia pessima) o di andare di persona nella portineria delle azienda e lasciarli a mano o mandarli tramite posta prioritaria. Esistono anche portali internet per trovare lavoro all’estero. Spero di esservi stato comunque utile.

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Il lavoro in Italia c’è: ecco le occupazioni che nessuno vuole

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha stabilito che sono circa 150mila i posti di lavoro che i giovani non vorrebbero fare. La ricerca parla anche di lavori di alto livello, che vengono ignorati dai giovani

Proviene dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro l’ultima ricerca sul lavoro. Per l’ente sono circa 150 mila i posti di lavoro a disposizione che nessuno cerca o vorrebbe fare. Sarti, baristi, pasticcieri, falegnami, camerieri, panettieri e macellai sarebbero i principali posti di lavoro scoperti in Italia. (altro…)

9 responses to “Il lavoro in Italia c’è: ecco le occupazioni che nessuno vuole

  1. Io sono in cerca di lavoro! Sarei lieta di svolgere uno qualsiasi dei lavori sopra elencati! Ho avuto un bar per due anni e so cucinare! Vi prego chiamatemi sono di Roma!

  2. si mettete un indirizzo dove si può rivolgere, io sono mezza falegnam, cioè ho lavorato in una falegnameria x tre anni ora sono a casa x scarsità di lavoro, quindi se mi date delle notizie mi fareste un grosso favore grazie

  3. non e vero, io sono un panettiere specializzato e non trovo lavoro , o meglio ci sarebbe pure ma come :a nero , pagato a 20 -25 euro a notte .Io non ho fatto una scuola per panettiere ma ho imparato in bottega o più di dieci anni di esperienza sulle mie spalle ,vengo da un luogo dove veramente esiste una lunga cultura del pane: da Salerno, e ora abito a Cesena ,spero che i propietari di forni possano leggere questo mio sfogo e capire che la qualità a un prezzo e che quantità senza qualità a lungo andare si ritorce contro.

  4. buona sera,vorrei sapere dove mandare il cv cosi mi vorrei candidare inoltre sono circa 7mesi che mando solo cv a questi siti ma nn ho mai ricevute risposte.Quindi allora che devo pensare che sono solo balle o altro.io cerco lavori come voi cercate barista cameriere cuoco ma nessuno mi ricontatta,se veramente avete bisogno allora chiamatemi voi a me…..sono diplomato alla scuola alberghiera e ho più di 12 anni d’esperienza aspetto una vostra risposta…..grazie

  5. Purtroppo, l’articolo mostrava solamente i risultati di una ricerca riguardante il tema del lavoro e dei lavori che nessuno vuole fare. A mio parere è una semplificazione poiché è semplice dire che i giovani di oggi non vogliono lavorare in cantiere, per dire, ma nessuno specifica che per alcuni lavori le garanzie sulla sicurezza sono scarse, così come lo stipendio, e che la retribuzione è pessima, per non parlare dei contratti inesistenti o in nero. Consiglio a tutti di mandare cv tramite portali internet (monster, infojobs, ecc.), centri per l’impiego (benché poco utili allo scopo, da ormai diversi anni), e agenzie interinali (benché la mia opinione su di esse sia pessima) o di andare di persona nella portineria delle azienda e lasciarli a mano o mandarli tramite posta prioritaria. Esistono anche portali internet per trovare lavoro all’estero. Spero di esservi stato comunque utile.

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