Padova, poliziotto uccide la moglie
Dopo aver sparato alla compagna, l’uomo ha rivolto il grilletto verso se stesso. A ritrovare i corpi dopo il delitto i colleghi di lui, allertati dalla sua assenza a lavoro questa mattina
Lei dipendente del comune di Padova, ex vigilessa; lui poliziotto. Lei cinquant’anni, lui trentotto.
Sposati nel 2011, dall’esterno secondo le prime ricostruzioni non era mai sembrato trapelare crisi o malessere di coppia. Ma oggi l’uomo ha posto la parola fine alla vita della donna e alla propria con un’arma da fuoco. Un colpo rivolto verso la moglie e poi uno verso se stesso: questa la dinamica che è apparsa subito chiara alle forze dell’ordine accorse sul luogo del delitto.
I due sono stati ritrovati distesi sul letto dove l’uomo ha perpetuato il folle gesto sparando sulla nuca alla moglie e successivamente a se stesso sulla tempia. Un omicidio-suicidio del quale ancora non si conoscono le cause.
Secondo le prime ipotesi il movente potrebbe essere passionale, ma si dovrà attendere ulteriori accertamenti prima di poter confermare il movente dello scellerato gesto. Voci sembrerebbero però aver confermato che i due fossero in crisi da tempo.
Questa mattina, come ogni giorno, l’uomo si sarebbe dovuto recare a lavoro alla solita ora. I colleghi, non vedendolo arrivare, preoccupati hanno provato a mettersi in contatto con lui. È stata presa così la decisione di recarsi personalmente presso l’abitazione dei due per verificare cosa fosse accaduto, quale impedimento avesse ostacolato l’uomo dal recarsi a lavoro. Dopo aver ripetutamente suonato il campanello senza ottenere alcuna risposta, i colleghi dell’uomo si sono rivolti ad un vicino di casa in possesso delle chiavi dell’appartamento.
Sono stati proprio i colleghi dell’uomo quindi a ritrovarsi sulla scena del delitto. Successivamente al ritrovamento dei due cadaveri quindi è stato dato l’allarme e sul posto è giunta la polizia scientifica. Insieme ai soccorsi allertati anche i due figlidella donna uccisa, assenti al momento del delitto, che si sono precipitati sul luogo non appena ricevuta la tremenda notizia.