Mistero Los Roques: partite telefonate da cellulari dei dispersi
Ricevute telefonate da parenti dei dispersi a Los Roques. Proseguono le indagini e gli appelli delle famiglie dei dispersi
Non c’è pace per la famiglia Missoni. Recentemente c’è stata la morte di Ottavio Missoni, fondatore del celebre marchio insieme alla moglie e poco prima era scomparso il figlio Vittorio durante un viaggio a Los Roques, in Venezuela, il 4 gennaio 2013. Ora escono fuori nuove indiscrezioni dalle quali emergerebbero tre telefonate ricevute dalla sorella e da un’amica di Maurizia Castiglioni, compagna di Vittorio Missoni, lo scorso marzo. Il contenuto, però, non sarebbe stato diffuso. Inoltre, Nora, la compagna del copilota Juan Carlos Ferrer ha dichiarato di aver ricevuto un sms 4 giorni dopo la scomparsa dell’aereo. Il messaggio non era composto da frasi di senso compiuto, ma soltanto da simboli, lettere e punti interrogativi. Roberto Cusani, professore ordinario di Ingegneria delle Telecomunicazioni alla Sapienza di Roma sostiene che se l’aereo fosse sott’acqua non sarebbe stato possibile inviare sms poiché, non essendoci copertura di antenna, non emetterebbero alcun segnale. L’altra ipotesi è che qualcuno sia entrato in possesso del cellulare, ma è mistero sul perché sia stato inviato l’sms e sul significato, qualora ve ne fosse uno, del contenuto. In ogni caso, Cusani, assicura di essere in grado di poter risalire alla località dalla quale sono partite. Che sia un caso o meno, 4 anni esatti prima della scomparsa dell’aereo, il 4 gennaio del 2008, un altro velivolo sarebbe sparito misteriosamente. Presto saranno riaperte le indagini anche su quest’ultimo. Altra “coincidenza” riguarda José Antonio Bortone Terife, detto Tony. Tony sarebbe dovuto essere il pilota del volo del 2008, ma poco prima di partire si è fatto sostituire ed era presente all’aeroporto il giorno della sparizione dell’ultimo aereo in quanto coordinatore dei voli turistici della trans aereo all’aeroporto di Caracas. Ad annunciare che avrebbe dovuto pilotare l’aereo a Juan Carlos Ferrer è stato lo stesso Tony il 3 gennaio 2013. Intanto, continuano gli appelli delle famiglie dei dispersi alle istituzioni perché si faccia chiarezza e continuino le ricerche.