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Tunisia in fiamme: un morto e decine di feriti. Arrestata Amina

Domenica di violenza in Tunisia. Un morto, fiamme, sassi e lacrimogeni hanno caratterizzato l'ennesima giornata di violenza tra salafiti e forze governative. Arrestata Amina, l'attivista Femen che ha sfidato gli integralisti a seno nudo

Tunisia-A scatenare la rabbia degli estremisti islamici sarebbe stata la decisione del ministero dell’Interno di vietare la manifestazione di Ansar Al Shariah che si sarebbe dovuta tenere nella città di Kairouan, poi teatro degli scontri. Il bilancio conta un ventisettenne deceduto e una decina di feriti tra i due schieramenti. Il tutto sarebbe iniziato a causa di un gruppo di manifestanti che avrebbero iniziato una sassaiola nei confronti delle forze dell’ordine, che avrebbero risposto immediatamente con l’uso di lacrimogeni. Un dispiegamento di forze dell’ordine (undicimila uomini circa) non si vedeva dalle violente battaglie del 2011. La manifestazione, vietata dal ministero per problemi di sicurezza, ha causato l’arresto del il portavoce del gruppo salafita, Seifeddine Rais. Gli scontri si sono diffusi anche in altre città della Tunisia, rievocando per qualche orai fantasmi delle rivolte che avevano infiammato il paese nel 2011.

Ha fatto notizia l’arresto di Amina Tyler, che secondo le forze dell’ordine avrebbe tentato di issare una bandiera femminista e di mostrare il seno ai salafiti raggruppati in una moschea. Le versioni sulle modalità di arresto sono contrastanti. In realtà le immagini mostrano come l‘attivista Femen fosse vestita al momento dell’intevento delle forze dell’ordine. L’arresto sarebbe stato giustificato come un’azione utile a sottrarre la donna dalla furia dei salafiti.

Proprio durante la puntata di ieri de Le Iene è stata mandata in onda un’intervista ad Amina, che ha spiegato la sua storia di attivismo e di repressione. Mesi fa la donna aveva pubblicato delle immagini che la ritraevano a seno nudo, una protesta contro l’integralismo islamico che aveva creato non poco scalpore, oltre che ad una drastica reazione nei suoi confronti. Amina ha raccontato di come fosse stata reclusa in casa, picchiata, costretta a leggere il Corano e sottoposta alle cure di un’esorcista.



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