Attualità Italiana

Maturita’ 2013 prima prova: le tracce da scegliere

Tutto cio' che c'e' da sapere sulla "prima prova" per gli esami di maturita'. Quale traccia scegliere? Ecco alcuni consigli utili per gli studenti

Gli esami di maturita’ per l’anno 2013 sono vicinissimi, e quest’oggi vogliamo darvi alcune informazioni utili per quel che concerne la prima prova. Si tratta del famoso tema d’italiano, che ogni anno desta grande curiosita’ con il toto-traccia. Esso serve per valutare la conoscenza dell’italiano degli studenti, ed avra’ luogo il giorno 19 giugno. Gli studenti avranno a disposizione varie opzioni tra cui scegliere cio’ che ritengono di saper fare meglio. Ecco quali sono.

Ogni anno la traccia piu’ gettonata e’ sicuramente il saggio breve o articolo di giornale, i cui ambiti di riferimento sono i seguenti: storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico. Molti studenti prediligono questo genere di prima prova in quanto piu’ breve, e perche’ si hanno a disposizione molti documenti da utilizzare come fonti. Fondamentale e’ la capacita’ di rielaborazione del materiale a disposizione, e la capacita’ di sintesi.

Altra scelta e’ l’analisi del testo, consistente in una serie di domande per la comprensione di un testo specifico analizzandone lo stile e il significato letterale, oltre che i contenuti, l’autore e il suo contesto storico. Scegliendo questa prova, gli studenti dovranno avere una buona conoscenza dell’autore del testo in questione, ed aver maturato delle ottime capacita’ di analisi del testo, appurate gia’ in precedenza.

Vi e’ poi il classico tema, con un titolo da cui partire per creare un testo facendo riferimento solo alle proprie conoscenze, e non vi sono vincoli legati alla sua lunghezza. Scegliete questa tipologia se vi sentite particolarmente creativi riguardo il titolo dato, e avete una buona proprieta’ di linguaggio.

Il punteggio massimo della prima prova e’ di 15 punti, e la sufficienza e’ raggiunta con il 10. Il tempo a disposizione va da un minimo di tre ore (prima delle quali non si puo’ abbandonare l’aula), ad un massimo di sei.



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