Huggies TweetPee: arriva una app per cambiare il pannolino
Con la app Huggies TweetPee potrete ricevere in tempo reale informazioni sullo stato del pannolino indossato dai vostri bambini, ecco come
Arriva Huggies TweetPee, la app che aiutera’ i genitori a cambiare il pannolino ai neonati. L’applicazione in questione e’ stata creata dalla nota marca di pannolini Huggies, come suggerisce il nome, in collaborazione con l’agenzia Ogilvy Brazil. I genitori potranno scaricarla sul proprio smartphone cosi’ da ricevere consigli utili sullo stato del pannolino indossato dai bambini. In che modo? Il dispositivo in questione e’ collegato al pannolino del bambino e tiene sott’occhio il grado di umidità all’interno di esso, provvedendo ad inviare un tweet all’account di Twitter dei genitori nel caso in cui fosse necessario cambiarlo.
Non finisce qui, perche’ con la app Huggies TweetPee potrete tenere sotto controllo la scorta di pannolini, in quanto tiene il conto di quelli utilizzati. Il dispositivo e’ un sensore a forma di uccellino celeste ed e’ dotato di un modulo Bluetooth con la funzione di inviare tweet ai genitori dei bambini per avvertirli.
La app in questione e’ ancora in fase di definizione, e il suo arrivo sul mercato e’ ancora lontano. Sicuramente non a tutti piacera’ l’idea che sia necessaria un’app per prendersi cura dei propri bambini. Sicuramente potrebbe essere un valido aiuto per tutti coloro che sono alle prime armi.
Ormai ci sono app di tutti i tipi per ogni esigenza, e i metodi tradizionali sembrano non andare piu’ di moda. Alcune applicazioni possono pero’ rivelarsi davvero molto utili anche per la salute, come iVista, che ha lo scopo di prendersi cura della salute dei nostri occhi.
Cosa ne pensate della app Huggies TweetPee? Vi piacerebbe disporre di essa per sapere quando cambiare il pannolino ai vostri figli? Pensate di averne bisogno? Diteci la vostra.
Se l’app puo’ essere utilizzata per disabili non autosufficienti è davvero utile, non solo i bambini utilizzano i pannolini basta pensare agli anziani che non sono piu’ in grado di comunicare. Io la trovo interessante e da divulgare con minore sufficienza.