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Calcioscommesse: Beppe Signori è stato liberato

Giuseppe Signori, chiamato affettuosamente Beppe dai suoi tifosi, è stato arrestato pochi giorni fa, esattamente il 1 giugno, nell’ambito di un’inchiesta legata al calcioscommesse e messo agli arresti domiciliari. Oggi il gip di Cremona, Guido Salvini, ha accolto la richiesta dell’avvocato di Signori, Alfonso De Santis e di Marco Di Martino, Procuratore Capo, revocando gli […]

Giuseppe Signori, chiamato affettuosamente Beppe dai suoi tifosi, è stato arrestato pochi giorni fa, esattamente il 1 giugno, nell’ambito di un’inchiesta legata al calcioscommesse e messo agli arresti domiciliari. Oggi il gip di Cremona, Guido Salvini, ha accolto la richiesta dell’avvocato di Signori, Alfonso De Santis e di Marco Di Martino, Procuratore Capo, revocando gli arresti domiciliari. Breve e lapidario il commento dell’ex attaccante della Nazionale che avrebbe semplicemente detto: “Va bene”, ma visibilmente soddisfatto.  De Santis ha aggiunto: “Si apre ora una nuova fase processuale senza quella balena bianca che hanno messo in mezzo quei giornalisti che si sono divertiti con chi non aveva la possibilità di difendersi”. Ora Beppe Signori può tornare a respirare: la vicenda che lo ha visto coinvolto è complicata. Sicuramente le scommesse sono state fatte dall’ex bomber, ma da qui a dire che è coinvolto in un “affaire” di calcio italiano così sporco ce ne vuole. Lo stesso ct Prandelli parlando di Signori aveva detto di aspettare il lavoro dei magistrati prima di dare giudizi così negativi sulle persone coinvolte.  Signori ha messo faccia e garanzie con gli scommetitori asiatici: ecco perché verranno controllate i movimenti bancari dell’ex bomber. Stessa sorte di Signori anche per il giocatore Sommese e Tuccella, che verranno scarcerati, ma con obbligo di firma. Da domani o dopodomani si conoscerà anche la sorte di Paoloni: anche per lui gli avvocati hanno chiesto la scarcerazione. “Malato di scommesse”, come lo definisce la moglie, Michela Spinelli che ha rilasciato un’intervista esclusivaa Oggi, “ma non mente criminale dell’organizzazione.”.

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