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Alessandria, uomo ucciso e buttato in un fusto: l’ex moglie confessa

Ad Alessandria i carabinieri hanno trovato il corpo di un uomo chiuso in un fusto per olio minerale nel garage del cortile di una abitazione. L’uomo con tutta probabilità è stato ucciso nella notte fra sabato e domenica scorsi e a commettere il delitto sono stati l’ex moglie e il suo patrigno. La vittima si […]

Ad Alessandria i carabinieri hanno trovato il corpo di un uomo chiuso in un fusto per olio minerale nel garage del cortile di una abitazione. L’uomo con tutta probabilità è stato ucciso nella notte fra sabato e domenica scorsi e a commettere il delitto sono stati l’ex moglie e il suo patrigno. La vittima si chiamava Giampiero Cannetti e aveva trentacinque anni originario di un piccolo paesino in provincia di Enna. Le modalità con cui è stato assassinato sono al vaglio degli inquirenti ma molto probabilmente, Cannetti, è stato ucciso a colpi di spranga e solo successivamente riposto nel fusto di olio e sistemato nel garage del condominio che si trova in via Ardigò 26 ad Alessandria.

 L’uomo e la donna che lo hanno ucciso, rispettivamente cinquantanove e trentaquattro anni, si sono rivolti alla Procura della Repubblica sia di Torino che di Alessandria e hanno confessato spontaneamente l’omicidio in presenza del loro avvocato. Le motivazioni che hanno addotto sono episodi di violenza posti in essere dal Cannetti nei confronti della donna ma, gli inquirenti si riservano di effettuare ulteriori indagini sul movente in quanto sembra ci siano alcuni dubbi in merito alla veridicità del racconto dei due assassini. Intanto ci sono dei testimoni che avrebbero visto, effettivamente nei giorni scorsi, un furgone con a bordo due persone fermarsi vicino al luogo del delitto e scaricare qualcosa. I due sono accusati di concorso in omicidio pluriaggravato ma è da capire come mai dopo l’omicidio i due assassini si sono spontaneamente presentati a confessare il tutto adducendo motivazioni di presunte violenze. La pista sembra non convincere i carabinieri forse per la troppa facilità con cui è stato confessato il delitto. Che ci siano dietro altre motivazioni più importanti?

Giselda Cianciola

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