Morto il neonato ritrovato con sette coltellate sulla schiena
Dietro al ritrovamento del bambino vi è sempre stato un mistero, mai risolto. Il piccolo soffriva di una grave malattia
Lucio, il neonato intorno al cui ritrovamento a oggi ruota un vero e proprio mistero, non ce l’ha fatta. Il bambino di appena sedici mesi è morto dopo aver lottato per lungo periodo contro la morte. Il piccolo era stato dato in affido di recente a una coppia di professionisti pisani.
Il bambino era stato consegnato a un volontario della Pubblica Assistenza da un uomo, le cui generalità sono rimaste sempre sconosciute, che aveva dichiarato di averlo ritrovato nei pressi di un cassonetto di rifiuti. Quell’aneddoto, però, non ha mai trovato alcuna conferma e nonostante le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine non si è mai riusciti a risalire all’identità dell’uomo né alla storia che ha accompagnato il neonato nei suoi pochi mesi di vita.
Non appena preso in cura dai medici, questi ultimi si accorsero che il bambino era affetto da una grave malattia e, fattore ancora più macabro e di certo misterioso, che il suo corpo era stato percorso da diversi colpi inferti con un’arma da taglio. Il numero complessivo delle ferite era di sette, tutte rivolte contro la schiena, di cui una particolarmente profonda e nei pressi del collo.
A dare il nome al bambino furono i medici e gli infermieri del reparto di neonatologia, che in questi sedici mesi si sono occupati di lui. Per Lucio, però, la vita è stata incredibilmente breve e piena di sofferenze, al punto che l’amore e le cure dei sanitari prima, e dei genitori affidatari dopo non sono bastate. Il bambino si è spento portandosi con sé il macabro mistero che ha caratterizzato la sua esistenza e quella violenza che una mano che viene difficile immaginare umana gli ha inferto.