Attualità Italiana

Roma, l’ascensore non funziona: donna costretta a partorire al piano

Donna costretta a partorire al piano dove era ricoverata perché l'ascensore dell'ospedale si guasta. Il neonato potrebbe aver subito dei danni per l'inaspettato intervento dei medici

L’ascensore non funziona e resta bloccata, in attesa di partorie, al piano. E’assurdo quello che è capitato a una donna pronta al parto. Momenti di paura per la donna in attesa di dare alla luce il suo bambino. L’ascensore dell’ospedale, improvvisamente, si guasta e costringe la donna a partorire al piano nel reparto “maternità”, dove era ricoverata. Lo spiacevole episodio si è verificato presso la clinica “Città di Roma”.Doveva trattarsi solo di un giorno indimenticabile e importante per la futura mamma. Ma sarà sicuramente un giorno difficile da dimenticare. La donna ha dato alla luce il suo bimbo durante un’intervento d’emergenza. I medici hanno tentato di trovare una soluzione prima possibile, dal momento che l’ascensore era rimasto bloccato al piano. Un disguido che non era messo in conto. Tra l’altro, pare che il neonato sia venuto al mondo con delle lesioni dovute probabilmente all’intervento inaspettato. I medici, infatti, hanno fatto partorire la donna con un parto cesareo, per evitare possibili complicanze. A quanto pare,però, alcune funzioni vitali del bambino sarebbero state compromesse. Dopo quanto accaduto la donna non ha tardato a sporgere denuncia contro l’ospedale e i responsabili dell’edificio. Nessuno toglie dalla testa della neomamma che i danni al suo bambino siano solo una conseguenza di quanto accaduto. Il bambino, infatti, ha subito mostrato evidenti problemi di salute, alquanto gravi, come asfissia. Adesso il piccolo è stato messo sotto osservazione nell’incubatrice ed è ricoverato in terapia intensiva. Una delle cause sicuramente è da ricollegarsi al ritardo del parto dovuto al guasto dell’ascensore che avrebbe fatto perdere solo tempo. La donna si è rivolta a un avvocato, Stefano Maccioni, già noto per aver abbracciato cause di malasanità in passato, dopo aver mosso denuncia all’ospedale.  Intanto, si attendono possibili risvolti nella vicenda per scoprire se la denuncia della donna è stata accolta. E’ assurdo come nel 2013 possano ancora succedere episodi del genere.



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