Pisa, niente assegno di mantenimento per una moglie malata di shopping
La Cassazione dice no all'assegno di mantenimento di 2mila euro previsto per una moglie malata di shopping. Succede a Pisa
Lo shopping può diventare una malattia. Questo è quanto è accaduto ad una donna di Pisa che effettua spese in maniera incontrollata ed ossessiva. Ma per lei si prospettano tempi duri: non riceverà l’assegno di mantenimento da 2mila euro al mese dal marito. La decisione è stata presa dalla Cassazione. La moglie, una 58enne, avrebbe violato i doveri matrimoniali facendo finire il suo legame con il marito, un 63enne. Nel 2007 il Tribunale di Pisa aveva deciso che l’uomo avrebbe dovuto versare alla moglie un assegno di 2mila euro, ma ora non sarà più così.
Questa donna era malata di shopping, e pur di acquistare questo o quell’altro capo d’abbigliamento, una borsa, dei gioielli, e via dicendo, sottraeva soldi a chi la circondava. A quanto pare soffre di shopping compulsivo, non può fare a meno di spendere nell’immediato per alleviare la tensione determinata da questo tipo di disturbo. I giudici però hanno valutato il caso decidendo che tale disturbo non la giustifica, e quindi niente assegno di mantenimento per questa moglie malata di shopping.
Insomma, disturbo o no la 58enne di Pisa affetta da shopping compulsivo non potrà avvalersi dei soldi dell’ex marito per sfogare i suoi irrefrenabili impulsi. In tal modo le verrà impedito di continuare a sperperare denaro non suo in vestiario, scarpe e accessori. Sarà contento il marito, probabilmente non poi così felice di vedere 2mila euro del suo guadagno finire in quel modo. Troppo spesso gli uomini vengono incastrati dalle mogli al momento del divorzio, dovendo girare un assegno vertiginoso. La legislazione in tal senso forse è da rivedere. Alcuni ex mariti non riescono neanche ad arrivare a fine mese a causa dell’ingente cifra che devono passare alle mogli. Ma all’uomo di Pisa è andata decisamente bene: niente assegno di mantenimento per la moglie malata di shopping.
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