Eraclea: tenta di uccidere la madre con cacciavite, non vuole che i genitori si separino
35enne di Eraclea tenta di uccidere la madre colpendola con un cacciavite in testa. Per discolparsi ha riferito che sarebbero stati i ladri
Ancora aggressioni in famiglia. Tenta di uccidere la madre con un cacciavite. Finisce così in carcere con l’accusa del tentato omicidio nei confronti della madre. La donna, Rosa Teso, 75 anni, al momento, è ricoverata all’ospedale di San Donà ed è in prognosi riservata. Il 35 enne di Eraclea, Simone Masiero, è stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri del Nucleo operativo di San Donà.
Alla guida dei militari vi è il capitano Giovanni Blasutig. I carabinieri non hanno affatto creduto alla versione che il 35enne avrebbe raccontato riguardo a ciò che è accaduto tra le mura dell’abitazione al civico 81 di via Triestina Bassa a Ponte Crepaldo, dove risiedeva la donna. Il figlio sarebbe stato sorpreso dalla donna mentre frugava dentro i cassetti per rubare soldi e gioielli. A quel punto si è scagliato contro la madre e l’ha colpita con un cacciavite più volte alla testa. A lanciare l’allarme sarebbero stati i residenti del condominio di via Triestina Bassa, che hanno avvertito alla centrale operativa della compagnia dei carabinieri di San Donà e chiedendo aiuto. La 75enne è stata poi trasportata all’ospedale, mentre il figlio della donna è rimasto sul posto per poi esser arrestato dai carabieri.
Secondo la versione del 35enne, infatti, sarebbero stati i ladri ad aggredire la madre: «mia madre li ha sorpresi in casa mentre stavano rubando». Il figlio ha preferito mentire togliendosi ogni colpa di dosso. In realtà, a colpire la madre con un cacciavite in testa sarebbe stato proprio lui. Pare che il motivo che abbia scatenato il gesto da parte dei figlio sia stato quello di attirare l’attenzione dei genitori, prossimi alla separazione. Il 35enne adesso è in carcere ed è accusato di tentato omicidio.
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