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Vittorio Sgarbi, la malattia e i tanti chili persi. “Vederlo così mi fa molto male”

Sui social i messaggi di chi apprende con dolore di Vittori Sgarbi, della depressione che lo costringe molto tempo a letto

vittorio sgarbi malattia

Invecchiamo tutti ma ci sono personaggi come Vittorio Sgarbi che nessuno avrebbe mai immaginato di vederli così. Ha 72 anni ma una malattia che si chiama depressione, che racconta nella sua lunga intervista a Repubblica. 

Ma sono le sue ultime immagini ad avere impressionato chi più di lui fa fatica a vederlo così. “Faccio fatica a fare tutto” ha confidato Vittorio Sgarbi che più di tutto soffre perché non riesce a lavorare molto, lo fa a tratti e poi vede male e questo per uno storico dell’arte complica tutto. Tanti i messaggi per lui sui social, gli chiedono di non mollare, perché spaventa vederlo così e perché le sue lezioni, quelle vere, mancano a tutti.

Vittorio Sgarbi “Ho perso parecchi chili”

Poche settimane fa al Teatro Olimpico era apparso irriconoscibile, così dimagrito e affaticato. “Ho perso parecchi chili” ha raccontato a Repubblica. “Faccio fatica, e poi vedo male: per uno storico dell’arte non è il massimo… Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a lettoe queste ultime parole sono terribili ma è la condizione che sente di non riuscire ad evitare. “Come abbiamo il corpo così ci sono anche le ombre della mente, dei pensieri, fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare”.

Usa una metafora che ci lascia senza parole, ecco come si sente Vittorio Sgarbi: “un treno che si è fermato a una stazione sconosciuta”.

Le reazioni sui social, i messaggi per Sgarbi

C’è chi lo vorrebbe vedere di nuovo eccessivo in tv come un tempo, pur di non saperlo così fragile, vittima della depressione, senza forze. 

>>>>>Vittorio Sgarbi è guarito dal cancro e confessa che è stata dura

“Sei un gigante vero Vittorio! Un uomo libero, un maestro del nostro tempo! Grazie ancora una volta, per la conoscenza che doni all’unanimità! Forza amico mio!”, “Vederlo così mi fa molto male. Buona guarigione grande uomo”, “Nel vederti sofferente eppure così vitale e appassionato, provo per te un affetto profondo, e una sincera riconoscenza. Un abbraccio, dolce Vittorio”, “Vederti così mi stringe il cuore, ti seguo da quando andavo a scuola e vedevo all’ora di pranzo la tua trasmissione”.

C’è chi ha un ricordo personale impresso nella mente: “Ancora ricordo una mattina che passavo per viale Carso civico 14 ci abitava la mamma della mia ex) e stavi là sotto probabilmente per lavoro visto che sopra credo ci fossero degli uffici RAI, e ti chiamai dal finestrino e tu, senza neanche sapere chi fossi, salutasti con un sorriso come si saluta un vecchio amico. Ecco, questo è Vittorio Sgarbi, un pezzo di cultura ma che non se l’è mai tirata rispetto a personaggi televisivi che non sanno neanche fare 2+2 e ti guardano dall’alto al basso e vederti così stanco mi dispiace davvero tanto! Ti ho sempre ammirato Vittorio e te lo dico così, come se tu fossi un vecchio amico, esattamente come mi hai fatto sentire tu con quel saluto”.

“Non sapevo nulla di questo tuo stato di salute. Vittorio. Non scherzare. Resisti. Sei stato arte. Anche altro. Nell’arte c’è anche resistenza. Forza”, “Vittorio non mollare abbiamo bisogno di uomini di cultura come lei”.

Il critico d’arte ed ex politico si sofferma sul futuro e non vede lui ma le opere d’arte: “Trascorro una fase di meditazione dolorosa su quello che ho fatto e sul destino che mi attende. In fondo le cose che ho scritto, le opere d’arte che vedi appartengono a un progetto di sopravvivenza. Qualcosa che rimanga e che si prolunghi oltre la vita”. 

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