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Millie Bobby Brown e le star che “invecchiano male” a Hollywood: il suo attacco ai media fa riflettere

Nelle ultime ore, si è acceso un intenso dibattito attorno alle parole di Millie Bobby Brown, che ha scelto di sfogarsi sui social dopo la pubblicazione di numerosi articoli sul suo conto. L’attrice, diventata celebre per il ruolo di Undici nella serie “Stranger Things”, ha puntato il dito contro il modo in cui i media, […]

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Nelle ultime ore, si è acceso un intenso dibattito attorno alle parole di Millie Bobby Brown, che ha scelto di sfogarsi sui social dopo la pubblicazione di numerosi articoli sul suo conto. L’attrice, diventata celebre per il ruolo di Undici nella serie “Stranger Things”, ha puntato il dito contro il modo in cui i media, e in particolare alcune giornaliste, hanno parlato di lei e della sua immagine, sottolineando come il mondo sembri volerla imprigionare nel passato, come se dovesse rimanere per sempre la bambina che il pubblico ha conosciuto anni fa.

Questa non è solo una questione personale per Millie Bobby Brown, ma un fenomeno che riguarda molte donne nel mondo dello spettacolo e non solo. La sua denuncia porta a una riflessione più ampia sulla pressione sociale che le donne affrontano nel corso della loro crescita e maturazione.

Con un lungo video sui social, l’attrice ha invitato tutti a riflettere su quello che sta accadendo a lei ma non solo.

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Le parole di Millie Bobby Brown sui social

Voglio prendermi un momento per parlare di qualcosa che penso sia più grande di me, qualcosa che riguarda ogni giovane donna che cresce sotto lo sguardo attento del pubblico. Penso che sia necessario parlarne. Ho iniziato in questo settore quando avevo 10 anni. Sono cresciuta di fronte al mondo e, per qualche motivo, le persone non riescono a crescere con me. Invece, si comportano come se dovessi rimanere congelata nel tempo, come se dovessi ancora avere lo stesso aspetto della prima stagione di Stranger Things. E poiché non lo faccio, ora sono un bersaglio” sono queste le parole di Millie che in un video, mostrandosi al naturale, ha puntato il dito contro chi crede che debba essere sempre e solo quel personaggio, una bambina ma oggi è una donna.

Gli attacchi della stampa e la riflessione di Millie Bobby Brown

L’attrice nel suo video su instagram ha continuato: “Parliamo degli articoli, dei titoli, delle persone che sono così disperate da voler distruggere le giovani donne. “Perché le Gen Z come Millie Bobby Brown invecchiano così male?” di Lydia Hawken. “Cosa ha fatto Millie Bobby Brown al suo viso?” di John Ely. “Millie Bobby Brown scambiata per la mamma di qualcuno mentre guida la sorella minore Ava attraverso Los Angeles” di Cassie Carpenter. “Matt Lucas di Little Britain attacca duramente il nuovo look da “mommy makeover” di Millie Bobby Brown”, scritto da Bethan Edwards, amplificando un insulto anziché mettere in discussione il motivo per cui un uomo adulto sta prendendo in giro l’aspetto di una giovane donna. Questo non è giornalismo. Questo è bullismo“.

L’attrice, che ha anche scritto un libro e che in questi anni si è dedicata a tanto altro, e ha lavorato per costruire una sua identità che non fosse legata solo al personaggio della serie, ha davvero voluto invitare tutti a riflettere. Ha aggiunto: “Il fatto che scrittori/ giornalisti adulti passino il loro tempo a sezionare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte, è inquietante. Il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne? Ancora peggio“.

E poi: “ Parliamo sempre di sostenere e incoraggiare le giovani donne, ma quando arriva il momento, sembra più facile distruggerle per i clic. Le persone disilluse non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare una donna alle sue condizioni, non alle loro”.

Parole dure che invitano davvero tutti a riflettere quelle della Brown: “Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta. Mi rifiuto di rimpicciolirmi per adattarmi alle aspettative irrealistiche di persone che non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare una donna“.

Millie è una donna forte e capace di andare oltre, ma quante star, anche famose quanto lei, non hanno la stessa consapevolezza? L’attrice ha continuato: “Non sarò umiliata per il mio aspetto, per come mi vesto o per come mi presento. Siamo diventati una società in cui è molto più facile criticare che fare un complimento. Perché la reazione istintiva è dire qualcosa di orribile piuttosto che dire qualcosa di carino? Se hai un problema con questo, devo chiedermi: cos’è che ti mette così a disagio? Facciamo di meglio. Non solo per me, ma per ogni ragazza che merita di crescere senza paura di essere fatta a pezzi per il solo fatto di esistere“.

L’invecchiamento come tabù: una questione di genere

L’industria dell’intrattenimento e i media in generale sembrano avere un rapporto complicato con l’invecchiamento femminile. Se da un lato gli uomini del mondo dello spettacolo vengono spesso celebrati per il loro fascino che cresce con il tempo, dall’altro le donne subiscono un giudizio implacabile sul loro aspetto e sulle inevitabili trasformazioni che la vita comporta. Il caso di Millie Bobby Brown evidenzia proprio questa dinamica: da giovane attrice di talento si trova ora sotto i riflettori non per il suo lavoro, ma per il semplice fatto di essere cresciuta e cambiata.

Non si tratta solo di una questione legata all’estetica. Spesso, l’idea che una donna debba aderire a un determinato standard visivo è accompagnata dalla convinzione che il suo valore sia legato principalmente alla sua immagine. Quando un’attrice giovane cresce, spesso si scontra con la difficoltà di essere presa sul serio nei ruoli adulti o di vedersi riconosciuta la stessa considerazione che aveva da bambina. Questo accade non solo nel cinema e nella televisione, ma anche nella musica, nella moda e in altri settori creativi.

L’importanza della consapevolezza: un problema che riguarda tutti

Ciò che sta accadendo a Millie Bobby Brown è il riflesso di una mentalità più ampia che colpisce le donne di ogni età e categoria sociale. Quante volte capita di leggere critiche sull’aspetto di un’attrice o di una cantante piuttosto che sul suo talento? Quante donne, fuori dal mondo dello spettacolo, si sentono giudicate per il loro aspetto piuttosto che per le loro capacità?

Millie Bobby Brown, con il suo sfogo, ha sollevato un punto cruciale: è tempo di cambiare la narrativa. Il modo in cui i media parlano delle donne e del loro aspetto ha un impatto diretto sulla percezione che la società ha della femminilità e dell’invecchiamento. Siamo immersi in un contesto in cui l’eterna giovinezza sembra essere l’unico standard accettabile per una donna, mentre gli uomini possono attraversare le fasi della vita con più libertà e meno pressioni.

Le parole di Millie Bobby Brown devono servire da spunto per una discussione più ampia. I media hanno la responsabilità di trattare le donne con il rispetto che meritano, evitando di ridurle a semplici oggetti di valutazione estetica. Il pubblico, dal canto suo, ha il potere di cambiare il modo in cui consuma e reagisce a certi contenuti, scegliendo di sostenere una narrazione che valorizzi le donne per il loro talento, la loro intelligenza e la loro crescita, piuttosto che per il loro aspetto fisico.

Millie Bobby Brown ha fatto sentire la sua voce, ma questa non è solo la sua battaglia. È il momento di ascoltarla e di cambiare prospettiva, riconoscendo che ogni donna ha il diritto di crescere e maturare senza dover temere il giudizio del mondo. Forse è tempo di smettere di parlare di come una donna invecchia e iniziare a concentrarsi su come evolve, in tutte le sue forme e sfaccettature.

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