Daniele Scardina a due anni dall’emorragia cerebrale: “come sto veramente”
Daniele Scardina a quasi due anni dall'emorragia cerebrale, come sta davvero, fragilità e futuro ma anche tanta forza per rialzarsi
Come sta davvero Daniele Scardina? In tanti hanno continuato a chiederglielo in questi quasi due anni dall’emorragia cerebrale ma la verità arriva solo adesso. Poche le foto Instagram, poche le sue parole ma Nicolò De Vitiis ha trascorso con lui quasi 48 ore.
E’ così che l’ex pugile è riuscito a mostrare la sua vera forza e le sue vere fragilità. E’ attraverso il servizio de Le Iene che King Toretto ha raccontato la sua nuova quotidianità. E’ tornato a Rozzano, la sua città d’origine, nel luogo dove ci sono gli affetti più cari e più di tutto l’amore della madre e di Giovanni, suo fratello.
Daniele Scardina a due anni dall’emorragia cerebrale: “come sto veramente”
Dei giorni del coma successivi al malore non ricorda niente, oggi Daniele Scardina ha solo voglia di tornare a vivere da solo, di tornare ad essere indipendente da chiunque, di tornare a una vita normale. Oggi a 32 anni non riesce a fare nemmeno pochi passi da solo ma si sta impegnando fino allo stremo delle forze. Per lui oggi è tutto difficile mentre ricorda come tutto è iniziato.
Un dolore all’orecchio, il mal di testa e le gambe che non riusciva più a controllare. E’ accaduto tutto dopo l’allenamento. Daniele chiese all’amico che era con lui in palestra di accompagnarlo alla doccia: “Mi fa male la testa… non ho più il controllo delle gambe… due minuti più tardi e sarei morto”.
Per i medici è stata la lesione di due vasi per i tanti colpi presi al volto alla testa a provocargli l’emorragia cerebrale. Un mese e mezzo di coma, l’inizio della ripresa, la faticosa e lunghissima riabilitazione: “Voglio tornare a vivere da solo non appena riuscirò a muovermi senza aiuti”.
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Ha passato un anno in ospedale, adesso ha una nuova sfida, è di nuovo in piedi ma deve riappropiarsi dei gesti più normali. E’ in sedia a rotelle e lo ricordiamo non solo sul ring ma anche a Ballando con le Stelle. Per mangiare usa la sinistra, la desta ha bisogno ancora di tempo, di riabilitazione, di tanto lavoro ma non ha mai mollato.
Accanto Daniele ha sua madre: “È un angelo. Nei momenti più difficili ha sempre tirato la parte migliore di me. Veniva con me agli incontri poi usciva subito perché aveva paura”. C’è anche Giovanni, suo fratello, che a Le Iene racconta: “È arrivato a pesare 63 kg e aveva due tubi in gola. Ho avuto paura di perderlo di non vederlo più”. Sull’addome una ferita che spunta tra i tatuaggi, era da lì che lo alimentavano, non riuscivano a bucarlo per lo spessore degli addominali. Un passo alla volta, forza Daniele!