Iva Zanicchi racconta gli ultimi drammatici mesi con il suo Fausto: tanto dolore ma un grande amore
Sono passati pochi giorni dalla morte di Fausto Pinna. Iva Zanicchi gli rende omaggio raccontando di questa grande storia d'amore ma anche dei giorni più difficili
L’8 agosto è morto Fausto Pinna, il grande amore di Iva Zanicchi, un uomo con il quale ha condiviso la sua vita e che è stato per lei, fondamentale. Oggi riesce a trovare la forza di parlare di quello che è successo, con il dolore nel cuore, un cuore spezzato. Un vuoto troppo grande quello che il suo amato Pippi ha lasciato, ma Iva Zanicchi lo omaggia con la lunga intervista per il Corriere della sera nella quale racconta anche degli ultimi momenti del suo compagno di vita. Non si sono mai sposati, ma è come se lo fossero, è chiaro.
Iva Zanicchi e il racconto degli ultimi mesi di vita del suo Pippi
Chi conosce Iva Zanicchi bene, sapeva quello che la cantate stava passando con il suo amato Pippi. Ma la cantante, ha preferito non raccontare molto pubblicamente. Oggi invece spiega che non è stato facile. Racconta: “Passava le giornate a letto, però si alzava per fare colazione con me, anche se gli costava uno sforzo tremendo, ci teneva. Poi tornava a sdraiarsi. Non voleva più ascoltare le cattive notizie, così abbiamo scoperto un canale che trasmetteva La casa nella prateria e guardavamo solo quello. Fausto si rasserenava perché lì, anche se succedono cose brutte, il bene alla fine vince“.
Poi gli ultimi attimi di vita insieme: “Era lucido quando mi ha chiesto di nuovo: “Mi ami ancora?”. “Anche di più, sennò mica starei qui, no? Ti voglio tanto bene, Pippi. Vedrai che adesso starai meglio e a settembre ce ne andiamo in Sardegna”. Gli piaceva tanto“.
Purtroppo l’ultimo viaggio in Sardegna non è arrivato. Iva Zanicchi racconta: “Andava avanti a morfina, per i dolori. Ogni tanto cedeva: “Prega che io me ne vada”. “No, tu non vai da nessuna parte, resti con me”, ripetevo e gli prendevo le mani. Non voleva andare, ma alla fine mi ha sussurrato: “Sono stanco”. E poi era curioso di vedere cosa c’è di là. Io no“.