Il non monologo di Sabrina Ferilli conquista tutti: “Parlo solo di cose che conosco”
Il non monologo di Sabrina Ferilli a Sanremo 2022 conquista il pubblico: ecco che cosa ha detto l'attrice
C’era grande attesa per l’arrivo di Sabrina Ferilli sul palco di Sanremo 2022 e la bravissima attrice non ha deluso le aspettative. Già in conferenza stampa la bella romana aveva regalato uno show di quelli che non si vedevano da tempo, provocando ilarità e conquistandosi anche gli applausi dei giornalisti. Ma nell’ultima serata del Festival ha lasciato il segno. Niente abiti scintillanti o gioielli di cui tutti avrebbero parlato il giorno dopo, niente acconciature spettacolari. La semplicità è stata la sua cifra, la chiave vincente per una serata praticamente perfetta. Il non monologo di Sabrina Ferilli ha realmente conquistato tutti ed è stato apprezzatissimo. In un’era in cui tutti parlano di quello che non conoscono ( se c’è una partita di calcio siamo tutti allenatori, se c’è Sanremo diventiamo critici musicali o esperti di moda e purtroppo durante la pandemia, tutti virologi) Sabrina ha voluto parlare di cose che conosce. Con chiarezza, senza troppi giri di parole. Come del resto piace fare anche a noi che non amiamo mai le cose troppo articolare e complesse ma arrivare al punto senza perdersi strada facendo. “Molti temi sono stati già toccati negli anni precedenti, ma anche quest’anno in questo palco ne sono stati affrontati dalle mie bravissime colleghe“ ha detto Sabrina, spiegando che non avrebbe fatto il soliti monologo. Ma effettivamente quest’anno almeno, a parte Lorena Cesarini, la cifra è stata diversa per tutte.
Il non monologo di Sabrina Ferilli a Sanremo 2022
Tra il serio e il faceto, l’attrice ha spiegato perchè non era il caso di parlare di alcuni argomenti, sicuramente importanti ma di cui non si sente di poter approfondire molto.
“Femminismo? Mansplaining? Inclusione Anche questo è un argomento importante, però per parlare di questi argomenti bisogna che lo faccia chi su questi si sporca le mani veramente, chi li studia e chi li conosce. Anche in palchi meno prestigiosi di questo” ha detto l’attrice. E ancora: “Sono rispettosa delle competenze, quindi trovo giusto che ognuno debba parlare di ciò che sa, altrimenti mi sarei fatta chiamare pure virologa o allenatrice di calcio. Tutti ora parlano di tutto, ci vuole coraggio.” Parole che dovremmo fare tutti più nostre. “Mi son detta, perché la presenza mia deve essere legata per forza ad un problema. Perché devo dare un senso oltre quello che sono per giustificare il fatto che sto qua. Io sto qua per il mio lavoro, per le scelte, per i miei amori…” ha spiegato Sabrina Ferilli.
E poi ha concluso: “Non è che dico questo perché non so cosa succede nel mondo. È che semplicemente ho scelto questa strada della leggerezza perché, come diceva Calvino, in tempi così pesanti bisogna planare sulle cose dall’alto e non avere macigni sul cuore. Perché la leggerezza non è superficialità”.