Morto il fratello di Lina Sastri: “Questo virus assassino”
Il dolore di Lina Sastri per la morte del fratello, portato via come tanti altri da questo virus assassino
E’ morto il fratello di Lina Sastri e il dolore dell’attrice sui social è immenso, quasi quanto la rabbia perché a portare via suo fratello Carmine è stato il covid. Alcune foto dell’amato fratello, Lina Sastri stretta a lui. Lo definisce un eroe romantico, sicura che non morirà mai perché resterà indimenticabile. “Il covid assassino lo ha vinto ma Carmine non può morire” sono le parole che la straordinaria attrice partenopea ha scritto su Facebook dopo il triste annuncio: “Mio fratello Carmine ci ha lasciato”. Un lutto che rende così insopportabile la pandemia, un dolore che nessun messaggio può lenire. “Questo virus assassino” scrive l’artista in un altro post, perché è difficile accettare quanto è accaduto a suo fratello.
L’ADDIO DI LINA SASTRI AL FRATELLO
“Mio fratello Carmine ci ha lasciato. Il covid assassino lo ha vinto. Ma Carmine non può morire. É indimenticabile. Era un Re. Un gigante. Un Eroe romantico. Ogni immagine di bellezza lo rispecchierà. Ogni nota di Mozart farà risuonare la sua felicità.. Ogni brillante ispirazione lo risveglierà. Ogni rischiosa azione lo ricorderà. E creerà un ristorante in cielo. Carmine non può morire. È indimenticabile” il post pubblicato qualche ora fa dalla Sastri, i versi che gli ha dedicato ricordando le sue passioni.
Poco fa un altro post di Lina Sastri, la musica classica era la passione di suo fratello, oltre al suo amato ristorante, Mozart era la sua passione: “Questo virus assassino che toglie il rispetto e la dignità ai morti. Perché non li possiamo vedere. Accarezzare. Vestire per il viaggio.. Baciarli la fronte. Muoiono soli come cani. Disperati. Nudi” sono parole che fanno male e purtroppo sono vere.
“Questo virus assassino che non conosciamo.. che ci sta distruggendo nello spirito e nel corpo. E’ un flagello terribile. Un castigo del cielo. Una maledizione.. Senza scampo. Ci resta solo la preghiera” la disperazione è nelle sue parole, comprensibile, trova conforto nella preghiera.