Pamela Prati “ricattata” psicologicamente dai “figli” di Caltagirone: la confessione da Giletti
Massimo Giletti legge i messaggi che i figli del sedicente Mark Caltagirone mandavano a Pamela Prati
Ampio spazio dedicato al Pamela Prati Gate nella prima puntata di Non è l’Arena in onda il 22 settembre 2019. E Massimo Giletti per la prima volta prova ad andare in profondità in questa vicenda e lo fa con delle domande schiette alla protagonista, senza troppi giri di parole, senza fronzoli. Tra i momenti più interessanti di questa intervista/inchiesta, c’è stato sicuramente quello durante il quale la Prati ha mostrato le chat con Sebastiano Caltagirone e Rebecca Caltagirone, i due figli che Mark diceva di aver avuto in affido. I due come saprete non sono mai esistiti. Il piccolo Seba che mandava anche video alla Prati, e che la donna ha incontrato pubblicamente una sola volta, era un attore, un bambino usato per questo ruolo. La Prati cerca di spiegare il motivo per il quale ha sempre creduto ai bambini e ad appoggiare la sua testi c’è anche la psicologa che sottolinea come, chi scriveva questi messaggi fingendosi un bambino, “giocava” con i punti deboli della Prati, che aveva sofferto molto. Anche lei era stata in orfanotrofio, anche lei avrebbe voluto avere una vita diversa.
La Prati conferma che si sentiva come “costretta” a parlare dei bambini perchè subiva una sorta di ricatto morale. Erano i piccoli a dirle che doveva parlare di loro in televisione per dimostrare che li amava. “Io inizio a dire le balle per amor loro. Io ho mentito per loro. Per amore si può mentire” ha spiegato la Prati nello studio di La7.
PAMELA PRATI I MESSAGGI DEI BAMBINI CHE FINGEVANO DI ESSERE SEBASTIAN E REBECCA
Viene mostrato in puntata uno scambio molto forte di messaggi. Il bambino scrive alla Prati e le dice che forse per lui e sua sorella sarebbe meglio tornare in una struttura. Che lei non ci tiene a loro, che per lei sono dei “bastardi”. E’ in particolare questa parola che turba la Prati che, come spiega, quando era piccola si sentiva apostrofare con lo stesso epiteto.
La Prati quindi ribadisce che per amore di questi due bambini lei avrebbe fatto di tutto.