Leo Gullotta ha sposato il suo compagno storico: a Io e Te mostra la fede al dito
Dal salotto di Io e Te, Leo Gullotta mostra la sua fede al dito dopo l'unione civile con il suo compagno storico
E’ stato Pierluigi Diaco a raccogliere le prime emozioni di Leo Gullotta dopo il matrimonio con il suo compagno storico. Lo ha fatto nel salotto di Io e Te, dove l’attore ha raccontato cosa si prova ad aver sposato il grande amore della sua vita. Una confessione sincera quella che arriva da Leo, che di fronte ha anche un altro uomo che ha potuto celebrare l’unione civile con la persona che amava, il giornalista che lo sta intervistando appunto!
Leo Gullotta è legato da molto tempo all’umo con il quale si è unito in matrimonio ma non ha mai rivelato la sua identità. Nel salotto di Io e te ha spiegato: ” I diritti sono conquistati e quindi quando arrivano bisogna approfittarne. Grazie al lavoro di molte persone, oggi è possibile vivere legalmente in questo Paese, che finalmente ha riconosciuto come normali queste unioni”.
LEO GULLOTTA MOSTRA LA FEDE AL DITO: UNIONE CIVILE CON IL SUO COMPAGNO STORICO
Ed è stato proprio Diaco a servire l’assist al suo ospite, iniziando proprio col mostrare a sua fede al dito, quella che porta da quando si è unito civilmente con il suo compagno. “Questo anello mi lega da due anni alla persona che amo. Durante la pubblicità Leo Gullotta mi ha mostrato lo stesso anello. Anche lui la scorsa estate si è sposato con la persona che ama, dopo 32 anni di vita insieme“. A quel punto quindi è intervenuto l’attore che ha rivelato il matrimonio: “Adesso si può chiamare finalmente normalità”.
L’attore non ha mai nascosto la sua omosessualità nonostante trent’anni fa il clima fosse ben diverso da quello che viviamo in questo momento storico.
In una intervista di qualche tempo fa aveva dichiarato: “Non c’è niente di malato. Quando leggo di genitori che disconoscono i figli, penso che questa sia pura ignoranza. Magari si hanno come vicini di casa dei mafiosi, dei delinquenti, dei truffatori, di loro non ci si vergogna”.