A Storie Italiane l’avvocato di Pamela Prati: ricattata e minacciata con video hot? La risposta
Nella puntata di Storie Italiane del 30 maggio 2019, le ultime dichiarazioni dell'avvocatessa di Pamela Prati
Nella puntata di Storie Italiane in onda il 30 maggio 2019, si torna a parlare del Pamela Prati Gate. Tra gli ospiti anche l’avvocato di Pamela Prati, Irene della Rocca. La Daniele ha fatto una serie di domande all’avvocatessa, chiedendo del bambino usato per fingersi Sebastian Caltagirone ma chiedendole anche se ci siano dei video hard dietro a questa vicenda, e quindi anche delle possibili minacce.
L’AVVOCATO DI PAMELA PRATI A STORIE ITALIANE: ULTIME DICHIARAZIONI
La Daniele chiede quindi delucidazioni su questo accordo di riservatezza:
“L’accordo di riservatezza è un accordo che è stato stilato tra le tre. E’ molto generico, non c’è nulla di giuridico, non ci sono riferimenti alla vicenda in corso o ad altre situazioni regresse. Si parla di agenzia, si firma normalmente in casi lavorativi” ha spiegato Irene della Rocca.
“L’accordo scritto nel modo in cui io l’ho letto non si lega a un contratto è generico, non si riferisce a nulla di tutto questo. Si parla di riservatezza su dati personali ma non c’è nulla che possa essere riportabile alla vicenda della quale si parla in questi giorni” ha spiegato l’avvocato di Pamela Prati.
La Daniele mostra quindi le immagini del video postato sui social, durante il quale la Prati con la Michelazzo diceva di non essere plagiata. “A me sembra un gioco, risate tra amici” ha commentato la conduttrice chiedendosi che tipo di sofferenza ci possa essere dietro due persone che dicono di essere state ingannate. “Io lo chiederei a uno specialista del settore, io mi occupo del diritto. Dal punto di vista giuridico la mia assistita ha detto che si vergogna di questo video, che l’hanno convinta a farlo per dimostrare che lei non era plagiata. E lei stessa ha dichiarato che rivedendolo si è resa conto di quanto fosse una cosa improponibile che andava contro la sua volontà” ha commentato l’avvocato Irene dalla Rocca.
La dottoressa ricorda poi che si andrà nelle sedi opportune per capire chi ha fatto cosa e perchè, chi sia stato plagiato da chi e perchè.
Poi si parla del bambino usato per interpretare la parte di Sebastian, il figlio di Marco Caltagirone.
“Sono anni che questo bambino viene utilizzato da Pamela Perricciolo, vorrei sottolineare questa cosa. Il bambino è entrato nella vicenda ben prima che la Prati conoscesse Eliana Michelazzo e la Perricciolo” ha ribadito l’avvocatessa a Storie Italiane.
“Se questo profilo esiste da 10 anni e lei lo conosce da solo un anno immagino che esistesse prima. Io so che Pamela Prati non è una che sa usare benissimo i social” ha detto l’avvocatessa.
“Questo non esclude che poi a un certo punto la Prati sia entrata in questa storia” ha detto la Daniele. “Questa è una possibilità ma ce ne sono altre 20 possibili di strade” ha ribattuto la Della Rocca.
La Daniele ha due domande per chiudere: “Doveva sposarsi in chiesa ma non ha pensato che ci fossero dei documenti da fare? Quando ci si sposa si firmano dei documenti, si va insieme a fare queste pratiche. Come è possibile che abbia creduto di potersi sposare senza aver messo una firma?”
“Ribadisco che le cose personali devono essere affrontate con lei. Io non l’ho assistita neppure in questa fase. Io non so se abbia firmato qualcosa. Lo capiremo con le indagini per comprendere quale è stato il ruolo delle altre persone coinvolte in questa storia” ha risposto l’avvocatessa.
La seconda domanda: ci sono dei video che la Prati ha mandato on line pensando di parlare con il suo presunto futuro marito?
“Credo che questa possa essere la risposta a tutte le domande, se cerchiamo delle risposte reali, possiamo immaginare che potrebbe essere. Se il modus operandi è questo, io credo che sia stato fatto con tante delle persone coinvolte nel caso” ha concluso la Della Rocca.