Sara Varone a Live non è la d’Urso parla del suo triste incontro con le agenti della Prati
Sara Varone a Live non è la d'Urso racconta la sua vicenda e spiega che cosa è successo con le due agenti di Pamela Prati
Tra le testimonianze raccolte dai giornalisti che lavorano per Live-Non è la d’Urso e dalla conduttrice, c’è anche quella di Sara Varone che, nella puntata di ieri, è stata ospite per raccontare la sua esperienza al fianco di Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, le due agenti di Pamela Prati. La Varone ha già rilasciato una intensa intervista per Oggi ma, nel programma di Canale 5, ribadisce quello che le è successo, parlando di una vera e propria truffa.
LE PAROLE DI SARA VARONE A LIVE NON E’ LA D’URSO: VITTIMA DI UN RAGGIRO
“Purtroppo tante donne sono vittime di queste truffe, attenzione succede a tutti”. In questo senso Sara Varone racconta del suo rapporto con David Lorenzo Coppi, un ragazzo con cui si è sentita per quattro mesi ma che probabilmente nemmeno esiste. La Varone ha spiegato come le chat, le lunghe chiacchierate sui social in un momento per lei particolare, le avevano fatto credere di aver trovato la persona giusta. “Se mi ero innamorata di lui? Vidi solo una foto di lui, vera, reale. Poi mi arrivò una sua foto dalla Thailandia da parte sua, ma non era David Lorenzo Coppi. Lui non esisteva nemmeno”.
Karina Cascella, tra le opinioniste di Live nella puntata di ieri, ha quindi chiesto alla Varone come mai si presenta in tv solo oggi a dire queste cose e le chiede come mai in passato non abbia pensato a sporgere delle denunce.
“Quando si affronta una cosa del genere la reazione è soggettiva, avevo paura” ha risposto la Varone e non è la prima persona a parlare di paura, riferendosi a Pamela Perricciolo e a Eliana Michelazzo.
Tutto sarebbe finito nel momento in cui la Varone avrebbe chiesto di poter vedere l’uomo con cui da tempo parlava. E racconta: “ Ad un certo punto mi sono ribellata gli ho scritto che volevo incontrarlo a tutti i costi, altrimenti sarebbe finito tutto. E si è scatenato l’inferno”.
E per finire: “Mi sono ritrovata dentro una cosa più grande di me senza nemmeno rendermene conto” .