Marco Giallini, il dolore per la morte della moglie: non ha potuto nemmeno salutarla
Sulla rivista Vanity Fair Marco Giallini confida il dolore per la morte della moglie, lui e i suoi figli non hanno mai superato quell'addio (foto)
Marco Giallini alla rivista Vanity Fair racconta della sua carriera, dei quaranta film che ha interpretato, della sua vita, il rapporto con i figli, il passato e quel dolore che è ancora lì per la morte di sua moglie, un addio che lui e i suoi figli non hanno mai metabolizzato. Sono passati sette anni e Marco Giallini parla di lei come se fosse appena scomparsa. Certo nell’intervista l’attore tocca tanti punti della sua vita ma il più importante, quello che ci fa toccare da vicino è la morte della donna che ha amato da sempre. A 55 anni una lunga carriera, tanti Nastri d’argento ma nessun David. A lui dispiace ma non ne fa un dramma, pensa di non essere di moda e va benissimo così. Va bene così per lui che sembra giustificare tutto ma che con semplicità parla di quell’addio per sempre. Ha dovuto corteggiarla tanto la sua Loredana ma poi sono rimasti insieme 30 anni e avrebbero voluto durasse molto di più.
MARCO GIALLINI NON HA MAI METABOLIZZATO LA MORTE DI SUA MOGLIE
Era tutto per lui: “La madre dei miei figli, la donna con cui sono stato per trent’anni e che, dopo essersi sentita male, se ne è andata dalla mattina al pomeriggio senza che io le abbia potuto dire neanche ciao”. Non scende nei dettagli ma confida: “I suoi genitori mi hanno trattato come un parente stretto e io non ho avuto nemmeno il tempo di salutarla. La sua morte è un evento che né io né i miei figli abbiamo mai metabolizzato. Non ne abbiamo mai parlato. Non siamo mai andati al cimitero insieme, anzi, in 7 anni, al cimitero sono andato due volte in tutto”. A casa ha tutte le foto ma non le guarda: “Non è roba per me perché lei è ovunque, nei ricordi, nelle stanze, nei viaggi a Barcellona che non farò più”: Confida che i suoi figli sono speciali, che è fortunato perché non ha mai avuto bisogno di dare una sculacciata, e poi vogliono essere suoi amici.
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