Flavio Insinna ai funerali di Fabrizio Frizzi riga i volti con la lettera che già aveva dedicato al suo amico (Foto)
La poesia di Borges letta da Flavio Insinna per Fabrizio Frizzi nel giorno dei suoi funerali (foto)
Quando ai funerali di Fabrizio Frizzi ha preso la parola Flavio Insinna per leggera la poesia sull’amicizia di Jorge Luis Borges che già lui ed altri colleghi e amici gli avevano dedicato nelle ultime serate passate insieme, sono bastate poche frasi per rigare i volti di tutti (foto). L’ultimo addio a Fabrizio Frizzi questa mattina a mezzogiorno nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma non ha precedenti, la commozione di tutti, persone comune e volti noti, non l’abbiamo mai vista per nessun altro. Flavio Insinna era tra i colleghi e amici più cari di Fabrizio e noi scopriamo che lui era davvero l’amico di tutti, perché tutti lo amavano o semplicemente lui si faceva amare. Noi la immaginiamo una di quelle sere di Fabrizio Frizzi a ridere come solo lui sapeva fare con gli amici e i colleghi, e Flavio Insinna che tirava fuori dalla tasca della sua giacca grande la lettera, la poesia di Borges per lui. E’ bravissimo Insinna attore, ci emoziona sempre quando recita qualcosa che conosce a memoria, ma oggi nel giorno del saluto a Fabrizio non c’era nessun personaggio in chiesa ma solo persone con gli occhi colmi di lacrime e il cuore dolorante.
“Il corpo è come un seme che si trasforma e nel momento della resurrezione la carne si unirà all’anima e questo ci fa guardare alla vita che non finisce nella quale Fabrizio è già entrato” il sacerdote ha concluso con queste parole la celebrazione dei funerali di Fabrizio Frizzi, poi la preghiera degli artisti di Antonella Clerici e Carlo Conti e la poesia letta da Flavio Insinna.
LA POESIA LETTA DA FLAVIO INSINNA PER FABRIZIO FRIZZI
Amicizia
“Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore, però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere, solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, in quel momento sei apparso tu; Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista. Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista. Basta che tu mi voglia come amico. Poi ho capito che siamo veramente amici. Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico: ho pregato e ho ringraziato Dio per te. Grazie per essermi amico“.