Pupo attacca i falsi amici di Fabrizio Frizzi che oggi dovrebbero vergognarsi (Foto)
Pupo si scaglia contro alcuni falsi amici di Fabrizio Frizzi che l'avrebbero fatto soffrire (foto)
Nel giorno del saluto alla camera ardente di Fabrizio Frizzi c’è una sola voce diversa dalle altre ed è quella di Pupo. In realtà c’è chi ha detto sottovoce che Frizzi ha avuto tanto ma che meritava molto di più; Pupo va oltre e difende il suo amico morto troppo presto. Fabrizio Frizzi non ha bisogno di avvocati né di battaglie, lui detestava ogni forma di pettegolezzo, era buono come pochi. Un carattere ben diverso quello Enzo Ghinazzi, il vero nome del cantante, che non riesce a trattenere ciò che pensa. Pupo attacca i falsi amici del nostro amato conduttore e commenta che in Rai ci sono persone che si dovrebbero vergognare. Non parla dei colleghi di Frizzi, è evidente che non si riferisce alle persone che lavoravano a stretto contatto con lui; forse parla di scelte, di decisioni, di momenti che hanno fatto male al suo amico Fabrizio. Comprendiamo le buone intenzioni di Ghinazzi ma forse questo non è il momento di dirlo o forse sì ma che non si alzi nessun polverone, nessuna polemica perché Frizzi non avrebbe voluto.
PUPO SI SCAGLIA CONTRO ALCUNI FALSI AMICI DI FABRIZIO FRIZZI
Sui social Pupo ha scritto: “Soltanto due anni fa, eravamo insieme qua, alle cascate del Niagara. Abbiamo condiviso momenti professionali meravigliosi e altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato. Non ho parole fratello”. Raggiunto poi dal Corriere della Sera ha aggiunto la spiegazione del suo post: “Mi dà fastidio l’ipocrisia. Non delle persone comuni, che si commuovono davvero e provano sincere emozioni. Ma quella di certa dirigenza Rai, che se ne frega dei rapporti umani, è cinica, ti sta vicino solo quando gli servi perché hai successo – ha proseguito dicendo – In Rai ci sono persone che hanno fatto dannare Fabrizio, che soffriva per le ingiustizie subite, pativa le ritorsioni, doveva ingoiare rospi. E io penso anche che certe angosce influiscano anche sulla salute”.
Confida che Fabrizio Frizzi apprezzava la sua schiettezza e tra gli altri commenti e racconti della loro amicizia conclude: “Era rispettoso, molto corretto, sempre leale. Era forte ma fragile, ho il dolce ricordo di una persona perbene. Era anche molto innamorato del suo lavoro, per questo ha sofferto. Era una persona normale, e nel nostro mondo la normalità è un valore aggiunto”. E su queste parole non può esserci nessuna voce fuor dal coro, lui era così con tutti, sempre, ancora di più a telecamere spente.