Bill Cosby, suo genero nella serie I Robinson certo della sua colpevolezza
Bill Cosby è sempre più solo adesso che tutti conoscono la verità; anche un suo collega ne I Robinson gli chiede di ritirarsi
Con il passare del tempo in tanti stanno abbandonando Bill Cosby; non si tratta più solo di accuse di violenza sessuale da parte di un gran numero di donne, da quando è spuntato il dossier del 2005 in cui l’attore confessava tutto, nessuno crede più in lui. Era l’idolo di molti, anche del suo ex collega Joseph C. Philips che ne I Robinson interpretava Martin, suo genero. In tanti hanni ritirato il loro appoggio a Bill Cosby, la Disney ha rimosso la sua statua e la talent agency l’ha scaritcato. Joseph C. Philips aggiunge altro a ciò che tutti ormai già conoscono bene.
Nel 2005 Cosby ha confessato di aver comprato farmaci per far sesso con alcune donne, di averle drogate per avere con loro un rapporto. Chi avrebbe detto che il dottor Robinson nella realtà fosse così diverso da quel padre e marito così speciale che appariva in tv? Philips commenta che di certo qualcuna delle donne che accusa Bill Cosby sta mentendo, ma non tutte.
LOUIS DEGLI ONE DIRECTION PRESTO SARA’ PAPA’
Aggiunge che tra gli addetti ai lavori si sapeva che il dottor Robinson nella realtà non fosse fedele a sua moglie Camille: “Bill dormiva in giro, era una cosa appurata” ma questo non faceva di lui un mostro per il suo pubblico. Ma che drogasse le donne per fare sesso, questo nessuno lo poteva immaginare. Anni fa Philips dopo le prime accuse rivolte a Cosby chiamò una vecchia amica che aveva lavorato con l’attore: “Passammo due ore su una panchina a parlare. Tra le lacrime mi raccontò la sua storia, mi disse che lo malediva per aver violato sia la sua fiducia che il suo corpo”. Infine, nel lungo post aggiunge: “Non voglio demolire il suo carisma, la sua esperienza e la sua eredità. Ma Bill, hai una famiglia che ti ama e più soldi di quanti ne potrai mai spendere. Ritirati e permetti a quelli che davvero ti amano di conservare almeno un pizzico della tua meraviglia“. Non c’è davvero altro da aggiungere.