Annalisa svela le crisi, le giornate no ma anche l’amicizia con Tananai
Annalisa a Vanity Fair racconta dei momenti difficili, delle crisi ma anche dell'amicizia vera con Tananai e di ciò che le manca
E’ a Vanity Fair che Annalisa ha concesso una sua intervista parlando della famiglia, della crisi personale che prima o poi arriva, di quanto sia difficile il mondo della musica per una donna, dell’amicizia con Tananai. Si scopre molto di Annalisa tra le sue risposte e senza giri di parole svela il duro lavoro che però alla fine paga. Parla molto di se stessa, cosa che in genere evita. Non è stato tutto sempre semplice, ci sono state le giornate no, i periodi no. “È difficile prendersi degli spazi – ha sottolineato Annalisa a Vanity Fair aggiungendo tanto altro – È difficilissimo avere credibilità in ciò che si fa, al contrario degli artisti uomini per cui è semplice. Forse per pregiudizi, forse perché hanno cominciato prima, non so”.
Annalisa svela le crisi, le giornate no ma anche l’amicizia con Tananai
“Io me lo ripeto da sempre: il duro lavoro paga non immediatamente ma paga. Non c’è da mollare un centimetro. Me lo dicevo quando le cose non andavano bene, dieci anni fa. Ovviamente avevo momenti di sconforto e di crisi ma erano giornate no e non periodi” e magari c’è chi ha pensato che per lei sia stato sempre tutto molto facile.
Le manca godersi di più gli affetti e anche questa è una parte difficile della sua via che le regala tanto ma toglie anche tanto. Vi ricordate com’era prima ad Amici Annalisa?
“Vorrei godermi di più gli affetti, questo sì. Ma devo dire che ci sono sempre, a partire dai miei genitori e mio marito, che quando possono vengono ai concerti. Mi piacerebbe tornare più spesso a Carcare, il paesino di 5mila abitanti dove sono cresciuta, per vedere i miei amici storici. Ogni volta è bello: siamo legati, lì sono solo “Annalisa” e basta, faccio cose di tutti i giorni, come andare al bar e fare aperitivo con loro, andare a prendere il caffè vestita male, in totale serenità a nessuno, lì, frega niente di me, ed è appagante” questa è la vera Annalisa.
L’amicizia con Tananai
“Con Storie brevi, ci siamo resi conto che una parte delle persone, forse, voleva un’estate più chill, rilassata. Che è il mood della canzone, da cantare al tramonto. Ma la verità è che siamo stati io e Tananai, per primi, a voler vivere quell’atmosfera distesa, la sentivamo dentro come una necessità. Le nostre vite non sono così diverse da quelle delle persone comuni, al contrario di quanto si creda: i desideri sono identici”.
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Sono davvero molto amici: “siamo proprio amici, persone che stanno bene insieme. Questo non significa che nella musica funzioni sempre così: bisogna sapersi coltivare i propri spazi, i propri rapporti. E quando ci vediamo in contesti non professionali non parliamo di lavoro. C’è spazio, ecco, per amicizie vere: vanno coltivate”.