Fiorella Mannoia un figlio l’ha cercato ma ha accettato il suo destino
Fiorella Mannoia un figlio, più figli, li voleva ma ha accettato il suo destino e spiega perché non ha fatto di tutto per diventare madre
Fiorella Mannoia ad un certo punto della sua vita un figlio ha cercato di averlo ma non è arrivato, non riusciva a restare incinta. Il suo medico le disse che dalla vita aveva avuto tutto e per lei è così perché oggi può dire che il figlio che non è mai arrivato non le manca. E’ da sempre un esempio di vita per molte e ancora una volta Fiorella Mannoia con la sua esperienza di certo dà voce a tante altre donne ma anche un sostengo a chi non ha figlia e si sente incompleta. Lei non ha mai voluto intraprendere un percorso alternato, un figlio le desiderava ma non è venuto. Fiorella si definisce una donna felice e completa e al Corriere della Sera parla della maternità che non deve essere vissuta come un obbligo mentre ancora oggi per molti è così, purtroppo.
Fiorella Mannoia un figlio l’ha cercato ma ha accettato il suo destino
Non ho mai accettato lo stereotipo per cui se una donna non fa figli, è come se fosse una donna a metà. Io non ne ho. C’è stato un periodo in cui ne avrei voluti ma non sono arrivati. Oggi non mi mancano
Tra i suoi desideri c’era quello di diventare madre, di avere un figlio, più figli. Un desiderio che non si è realizzato ma nella vita tante cose che vorremmo non arrivano. Leu che da sempre è un passo avanti, che è saggia e moderna, che è al passo con i tempi quell’idea di non avere figli l’ha accettata e una volta fatto questo non ha avuto pentimenti, nessun rimpianto nemmeno oggi. “Se questo è il mio destino, lo accetto”.
Una vita privata da sempre riservata, di se stessa ha sempre mostrato poco, oggi condivide dei video divertenti con il marito, Carlo Di Francesco. Stanno insieme da tanti anni, si sono sposati nel 2021 dopo 15 anni, sorprendo anche loro stessi.
Nessun percorso alternativo per avere figli, sono dolorosi, Fiorella Mannoia lo sa e parla sia di dolore fisico che soprattutto psicologico. “Mi sono detta: “Se questo è il mio destino, lo accetto”. E l’ho accettato. In alcune donne, com’è successo in me, il senso del limite naturale supera e ferma quello del desiderio”.
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Tutto quello che c’era da dire l’ha messo in un brano, scritto pensando di dialogare con una ragazza immaginaria, con la figlia che non esiste. S’intitola In viaggio. “E…lo dico ai concerti, lo credo davvero: non c’è bisogno di essere madri di fatto per sentircisi. Noi donne siamo già madri, perché è scritto nel nostro DNA, e che ci siano poi figli o meno, quel sentimento rimane vivo in noi”.
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