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Il figlio di Vasco Rossi, struggente la lettera di addio alla madre e il dubbio su quella lacrima

E' struggente ciò che chiede Lorenzo, il figlio di Vasco Rossi, a mamma Gabriella, andata via in soli 10 giorni

vasco rossi figlio

La morte di Gabriella Sturani, “Gabry” a cui Vasco Rossi ha dedicato una delle sue canzoni più belle perché lei giovanissima era diventata la mamma di suo figlio Lorenzo, ha lasciato tutti senza parole. E’ andata via troppo presto, non solo perché troppo giovane ma perché in soli 10 giorni ha lasciato tutti. Vasco Rossi non avrebbe mai immaginato che Gabriella potesse andare via prima di lui ma è suo figlio Lorenzo che scrivendo la sua lettera di addio alla mamma svela la sua angoscia per quell’ultima lacrima, quella che le ha visto scendere sul viso un attimo prima dell’ultimo respiro. E’ sui social che Lorenzo Rossi ha scritto di quel tempo troppo breve che gli è stato concesso, un tempo che non gli è bastato per sistemare con sua madre Gabriella i conti del passato. E’ terribile quando questo accade, quando la morte arriva e ci si rende conto che non c’è più tempo per mettere tutto in ordine, per dare pace al cuore.

Il figlio di Vasco Rossi, struggente la lettera di addio alla madre

Il figlio di Vasco Rossi chiede adesso a sua madre che non c’è più di dargli quella risposta che adesso lo distrugge. Adesso inizia una vita senza Gabriella, senza sua madre, parla di amore e di odio Lorenzo, di un amore così forte che è impossibile da raccontare. Confessa di orgoglio e testardaggine, di una vita però troppo breve. Non è stata una mamma perfetta, non è stato un figlio perfetto.

Ora che non ci sei più sono pervaso da un milione di sensi di colpa che neanche immagini mamma. 
Tutti mi dicono che non devo averne perché chi mi è stato vicino in questi anni sa che ho fatto tanto per te, ma forse non è bastato. 
Di certo non avrei potuto salvarti mamma e tu te ne sei andata da guerriera, quale sei sempre stata.
Una donna forte che negli anni, nonostante tutto, non è mai cambiata: sempre col tuo carattere, sempre a testa alta, fiera e orgogliosa di essere la Gabri che tutti conosciamo”.

A sua madre Lorenzo chiede di non lasciarlo con il dubbio per quella lacrima

Di certo so che non ero pronto mamma, non così, non in 10 giorni. Avrei voluto solo qualche giorno in più per poter parlare, per poter sistemare i nostri conti del passato, per scacciare quei fantasmi che da sempre ci hanno perseguitato, per lasciarci andare serenamente mamma. Invece in questa maledetta vita, dove hai fatto tutto velocemente, hai scelto di andartene in fretta, probabilmente senza neanche rendertene conto. Oggi eravamo lì io e Carlotta, hai aspettato che arrivassimo a trovarti e quando ci hai visti preoccupati sei riuscita con le ultime forze a dirci: “CALMA”.
E’ stata la tua ultima dolce e tenera carezza, come a volerci dire “me ne sto andando ragazzi ma state tranquilli”, avevi capito e nonostante tutto hai pensato a noi. 
Quel tuo CALMA sarà la coperta che metterò quando avrò freddo, quel tranquillante che utilizzerò quando sarò agitato, quel fazzoletto che continuerò a usare per asciugarmi le lacrime. In quegli ultimi attimi dove ti stringevamo le mani siamo riusciti a dirti che eravamo orgogliosi di te, di questi ultimi due anni dove avevi ritrovato la serenità, siamo riusciti a dirti grazie per quello che ci hai dato e nel mio piccolo ho provato a chiederti scusa per i miei sbagli ed errori. Dopo queste parole, prima del tuo ultimo respiro, ti è scesa una sola lacrima, sono certo che se fossi entrato avrei ripercorso tutta la tua vita. 
Voglio solo pensare fosse di gioia e non di dolore, perché io e Carlotta eravamo li con te in quel momento. 
Ti chiedo solo una cosa mamma: vienimelo a dire per favore che era una lacrima di gioia, non lasciarmi con questo dubbio, sai dove sono, io ti aspetto quando vuoi. Ne ho davvero bisogno credimi

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