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Ghali a Che tempo che fa: l’importanza della pace

A una settimana dal Festival a Che tempo ce fa l'intervista a Ghali che parla di pace ma non solo

ghali intervista che tempo che fa

Grande attesa nella puntata di Che tempo che fa per l’intervista a Ghali andata in onda il 18 febbraio 2024. Con grande orgoglio Fabio Fazio ha accolto il cantante arrivato quarto al Festival di Sanremo. La sua canzone, Casa Mia, è una delle poche che ha affrontato un tema di attualità . Come ha ricordato Fabio Fazio tra l’altro, il testo della canzone è persino precedente a quello che è successo il 7 ottobre in Israele, Ghali l’aveva scritta prima. E poi tutto è successo davvero, perchè per quanto l’uomo si impegni a non ricommettere gli stessi errori, la storia invece, si ripete sempre.

Ghali a Che tempo che fa

Sull’effetto divisivo della frase detta a Sanremo e il valore della pace il cantante ha spiegato:  “[la pace è per tutti] è quello che abbiamo imparato a scuola, è strano ritrovarsi oggi in un mondo così. Ci hanno insegnato una cosa per tutta la vita e ad un certo punto sentiamo che non si può. Per me è la cosa più importante: qualsiasi cosa è da condividere. Il successo, tutti i beni che abbiamo su questo pianeta, non sarebbero delle ricchezze se non fossero condivisibili. Sono condivisibili solo se stiamo tutti bene e se c’è pace, se in una stanza siamo in 10 e 7 persone stanno male pure le altre 3 staranno male. Se in una stanza di 10 persone 7 stanno bene, le altre 3 anche se stanno male inizieranno a riprendersi. È importante stare tutti bene per quanto sembri banale” 

Sul suo successo e sulla sua assenza dal mondo della musica:  “Da Sanremo sono successe tante cose, mi ritrovo in un momento che fa parte di un processo iniziato un anno fa, o anche di più: dopo il mio successo del 2016 ho fatto tour e ho fatto uscire tanta musica, rotto tanti record e fatto delle bellissime cose, a un certo punto ero annebbiato da tutto. Inizi a rotolare e vai avanti per inerzia, non hai più tempo per ragionare e per fare una vita normale, perché alla fine siamo persone normali. “

Ghali ha poi aggiunto: “Io arrivo da un quartiere di periferia di Milano come tante persone e a un certo punto ho dovuto fare i conti con la mia vita personale: c’è stato un momento in cui mia madre si è riammalata, un momento in cui sono dovuto andare dalla psicologa, vita normale. Mi sono staccato un attimo dalla musica perché volevo smettere di rotolare, volevo fermarmi e ragionare, tornare alla mia essenza, che dopo un po’ ho perso sotto i riflettori tutti i giorni. Ho iniziato davvero molto giovane e il successo che ho avuto in quegli anni era senza precedenti, non avevo le spalle larghe abbastanza per poter reggere tutto.” 

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