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Flop Negramaro a Galatina: un’imbarazzante vergogna tutta salentina

Che delusione il concerto dei Negramaro a Galatina: una disastrosa serata che in pochi ricorderanno ma in tanti vorrebbero dimenticare

commenti concerto negramaro

Solo chi non è mai arrivato a Galatina percorrendo le strade del Salento poteva pensare che il concerto dei Negramaro nei pressi dell’Aeroporto militare, potesse essere una pensata geniale. Conoscendo però i Negramaro, gli stessi che hanno pubblicizzato i collegamenti pensati da Trenitalia con il loro faccione stampato sulle carrozze, pensi che per l’occasione, ci sia stata una organizzazione impeccabile, una cura minuziosa del dettaglio che avrebbe fatto godere alle oltre 20mila persone arrivate da tutta la regione, e non solo, lo spettacolo degli spettacoli.

Perchè su quel palco, di talento, di arte, di cultura, ce ne era davvero tanta. Peccato però che non basti solo la musica a salvare, quello che è stato il più grande disastro estivo di una estate pugliese, e in particolare salentina, che difficilmente chi vive qui, e chi qui si è trovato a passare, potrà mai dimenticare. Il concerto dei Negramaro del 12 agosto a Galatina poteva finire in tragedia, sarebbe bastato ben poco. E forse neppure l’ospedale, o quel che ne resta, lì a pochi chilometri, avrebbe potuto salvare la situazione esplosiva che si è venuta a creare, con migliaia di persone bloccate in macchina, per strada al buio e nei pressi di un posto in cui, di pericoli, ce ne erano parecchi.

Che disastro il concerto di Negramaro a Galatina

Non stupisce questa situazione, chi vive in questa terra conosce bene i suoi pregi, ma soprattutto i suoi difetti. Questa volta però, non basta uno spettacolo per cancellare il disastro che è stato messo in piedi. E il silenzio di una serata vergognosa, di chi su quel palco avrebbe potuto quanto meno scusarsi, fa male. I fischi di chi , in modo ingenuo, ha provato a far notare quanto stesse accadendo, non sono bastati. Comprensibile anche pensare che, dopo aver speso oltre 100 euro per un biglietto, e in alcuni casi anche 30 euro per un parcheggio, si finisca per provare a dimenticare, ascoltando la musica, che spinge a fare delle imprese degne di una scalata.

In questa serata disastrosa per tutto il Salento, viene solo da “dover ringraziare” per il fatto che questa sia una estate desertica, in tutti i sensi. Se ci fosse stata anche solo la metà dei turisti presenti negli anni passati, i 4 km di fila per arrivare alla sede del concerto, sarebbero diventati, senza nessun dubbio, anche 20. Del resto, quando pensi di poter essere come Campovolo, ma non sei neppure un’unghia di una regione come l’Emilia Romagna, il giorno dopo non puoi che leggere di disastri. Peccato che i giornalisti, gli stessi che se fosse successo a Blanco o a Ultimo, avrebbero interrotto d’urgenza le ferie per farci notare che disastro il Salento era stato, oggi siano dispersi tra una fetta di anguria e una passeggiata sui monti. Perchè a quanto pare, a far notare che nulla è andato come doveva andare, siamo rimasti in pochi.

Fortunatamente, ci hanno pensato gli stessi fan dei Negramaro. Quelli che lucidamente, hanno messo da parte lo splendore di Elisa, la classe di Fiorella Mannoia, e la stessa band salentina, per ricordare che no, così non va. Che nulla può giustificare il disastro di chi ha organizzato. E le colpe sono di tanti, e da dividere con tanti. Ma il fatto che i Negramaro, alle 17 del 13 agosto, non abbiano ancora speso neppure una parola di scuse, per il disastro al quale, in qualche modo, hanno partecipato, la dice lunga su quello che l’Italia sta diventando. Un paese in cui ci si improvvisa, un paese senza rispetto. Senza rispetto per chi ieri sera ha speso anche 500 euro, come se cadessero dal cielo. Un cielo che ieri fortunatamente è stato clemente, come le temperature, come chi ha fatto la grazia di non appiccare il classico incendio tutto salentino tipico di queste parti.

Un’estate che vorrei potesse non finire mai, cantano i Negramaro e ieri sera con loro, l’hanno cantata anche i poveri eroi, che alla fine del cammino di Santiago, altro che via Francigena, dopo aver lasciato la macchina a decine di chilometri di distanza, ce l’hanno fatta. Una coda che non è finita mai, una serata che è invece è finita malissimo, per la maggior parte dei fan che da ieri, quando ascolteranno le canzoni dei loro beniamini, forse un pensierino a questo #N20BackHome lo faranno.

UN COMMENTO A CASO, UN FAN DELUSO A CASO

Dalla pagina instagram dei Negramaro, un commento che riassume la serata:

Giuliano è un IPOCRITA!!! La sua festa è stata il nostro incubo! Una massa di incompetenti sono riusciti a ribaltare completamente la mia opinione su questa band, che da ieri considero la VERGOGNA DEL SALENTO. Un vero artista e soprattutto un vero uomo avrebbe dovuto scusarsi con il suo pubblico prima di iniziare il concerto. Invece Giuliano cosa fa? Con indifferente ipocrisia e strafottenza ringrazia tutti per i chilometri fatti a piedi per raggiungere il concerto…. Sto parlando di 10km, in mezzo alla campagna, respirando lo smog delle auto in coda – ferme – senza alcun servizio, con i poveri fan (bambini, anziani, donne e uomini) costretti anche a orinare come bestie in mezzo alla campagna. Possiamo dare la colpa all’organizzatore, ai Prefetto, a chiunque vogliate. Ma GLI UNICI VERI RESPONSABILI SONO SOLO LORO GIULIANO & Co. Sarebbero state sufficienti delle semplici e umili scuse. Il silenzio no! Non lo posso tollerare. Cancello subito tutti i brani della VERGOGNA DEL SALENTO da tutte le mie playlist. Ormai non sopporto più nemmeno la voce di quello che vorrebbe “far tornare indietro il mondo”. Vergogna!

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