Francesco Facchinetti: “Si sono dimenticati di onorarti zio Stefano d’Orazio”
Il commento di Francesco Facchinetti sul social, deluso anche lui dall'errore di Amadeus e Sanremo 2021: si sono dimenticati di Stefano d'Orazio
Il mancato omaggio a Stefano D’Orazio risuona tra i profili social di chi prova dolore perché a Sanremo 2021 non c’è stato per lui lo spazio annunciato. E’ Francesco Facchinetti commentare dopo la rabbia di suo padre Roby, ma non è l’unico. Stefano d’Orazio per lui era zio Sdo ma era anche uno dei musicisti più amati, il batterista dei Pooh, l’artista che ci ha fatto emozionare troppe volte per non essere nominato, ricordato, applaudito al festival di Sanremo. Si parla di totale disinteresse, di menefreghismo, comprensibile la delusione, non c’è dubbio che Amadeus abbia commesso un errore e ha già chiesto scusa, sincero ha spiegato cosa è accaduto.
FRANCESCO FACCHINETTI DELUSO DA SANREMO 2021
“Caro zio Sdo, mi dicono che a Sanremo si sono dimenticati di onorarti o che erano in ritardo e hanno tagliato la tua parte – scrive Francesco Facchinetti – Papà è amareggiato per non dire arrabbiato, lo conosci bene. Se qualcuno gli tocca la famiglia diventa un leone e tu sei molto di più che una semplice famiglia per lui – si rivolge a Stefano – Io invece non sono arrabbiato, provo totale disinteresse rispetto al menefreghismo altrui. La tua memoria non ha bisogno di Sanremo, la tua memoria vive in 60 milioni di Italiani e in oltre 100 milioni di dischi che con gli altri zii hai fatto entrare nelle case degli italiani e non solo. Sanremo dura una settimana all’anno, tu durerai in eterno. Ciao zio Sdo, adesso vado a calmare papà” e ci sarà andato davvero a cercare di calmare Roby” e ci sarà andato davvero a cercare di calmare Roby.
IL COMMENTO DI DODI BATTAGLIA, LA STESSA DELUSIONE
“Ci sono persone che sanno toccare la nostra vita in modo gentile, meritando ogni singolo pensiero affettuoso che sanno suscitare per il solo motivo di esistere. Stefano negli anni è divenuto amico di molti ed abita i cuori di tutto quel pubblico che ha imparato a volergli bene. Ed è lì che deve stare, perché nel cuore ci sarà sempre un posto per lui, malgrado la memoria corta di molti” ha scritto Dodi Battaglia. Amadeus e gli altri hanno sbagliato, non si può tornare indietro.