Noemi a Sanremo 2021 canta Glicine: testo e significato
Al festival di Sanremo 2021 una nuova Noemi canta Glicine: testo e significato del brano
Noemi torna sul palco e a Sanremo 2021 presenta il brano Glicine e una nuova se stessa. Veronica Scopelliti ha cambiato pelle, ha una nuova immagine, ma non cambia la sua voce graffiante. Il testo di Glicine di Noemi per Sanremo 2021 dà vita a una ballata. Il significato del testo della canzone sanremese lo ritroviamo tra i ricordi, nella malinconia, nell’abbraccio di un passato che fa ancora male, nella forza di una donna. Le parole che restano dentro già dalla prima lettura, prima ancora dell’ascolto della canzone, sono “Dentro ti amo e fuori tremo come glicine di notte”. Ed ecco la scelta del titolo, il glicine che trema di sera, quando lui che non c’è più invade la sua sfera ma lei resta forte. Sembra ieri ma da quell’amore è già passato il tempo. Noemi canta ancora una volta l’amore ma in lei c’è una metamorfosi che attendono tutti di scoprire.
LA VOCE INCONFONDIBILE DI NOEMI SUL PALCO DI SANREMO 2021 – GLICINE TESTO E SIGNIFICATO
Oscuro e poetico, così è stato definito il senso delle parole ma nella nuova Noemi c’è anche altro, nonostante l’anno appena passato. Il corpo di Noemi è cambiato, non si riconosceva più, ha difeso il sogno che aveva dentro di lei. “Ho imparato a non avere paura dell’onestà di chiedermi ‘Chi sono?’. E mi sono avvicinata a quello che credo di volere” si legge nella sua intervista a Vanity Fair. Non può essere un corpo a trasformare una persona ma dietro la sua scelta c’è maggiore consapevolezza che forse potremo trovare anche nelle parole della sua canzone per Sanremo 2021.
IL TESTO DI GLICINE – NOEMI SANREMO 2021
di Tattroli – G. Lubrano – D. Faini – F. Fugazza – G. Lubrano
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Tulipani
Peermusic Italy – Milano
Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu.
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’.
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle.
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu.
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera…
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te…