Brani Sanremo 2020, Rancore canta Eden: ecco il testo
Ecco il testo completo del brano Eden, la canzone di Rancore in gara al Festival di Sanremo 2020
Tarek Lurcich, vero nome di Rancore, sbarca alla settantesima edizione del Festival di Sanremo con il brano Eden. Per il noto rapper non è la prima volta sul palco del Teatro Ariston. Lo scorso anno, infatti, si è esibito per la primissima volta al Festival della canzone italiana nel brano Argentovivo insieme a Daniele Silvestri. Sanremo 2020 è stata quasi una sorpresa per Rancore che non si aspettava di partecipare per due anni di seguito all’importante gara musicale.
Andiamo allora a scoprire il testo completo di Eden, la canzone che Rancore presenterà per la prima volta in gara a Sanremo 2020.
Brani Sanremo 2020, Rancore canta Eden: il testo del brano in gara al Festival
EDEN
di T. Iurcich – D. Faini
Ed. Universal Music Publishing Ricordi/
Woodworm Publishing Italia – Milano – Arezzo
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
Cosa ci hai venduto?
Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton
Rotolando sopra un iPad oro
Per la nuova era
Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati
Carica
Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra
Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione
Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo
Che vuole…
Quante favole racconti che sappiamo già tutti
Ogni mela che regali porta un’intuizione
Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione
E ora il pianeta terra chiama destinazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Nuovo aggiornamento, nuova simulazione
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei? Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome
Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi
Quante mele d’oro nei giardini di Giunone
Le parole in bocca come mele dei mafiosi
E per mia nonna ti giuro
Che ha conosciuto il digiuno
È il rimedio più sicuro
E toglierà il dottore in futuro
Il calcolatore si è evoluto
Il muro è caduto
Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime
E dopo
Stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica
Ancora
L’uomo è dipinto nella tela
Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela
Si, solo di favole ora mi meraviglio
Vola
La freccia vola
Ma la mela è la stessa
Che resta in equilibrio
In testa ad ogni figlio
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi
Di dimenticare quel frastuono
Tra gli errori suoi
E gli errori miei
E guardare avanti senza l’ansia di una gara
Camminare insieme sotto questa luce chiara
Mentre gridano
Guarda, stacca, mordi, spacca, separa
Amati, copriti, carica, spara
Amati, copriti, carica
‘Ta ta ta’
Come prima quando tutto era unito
Mentre ora cammino in questo mondo proibito
Come l’Eden
Come l’Eden
Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’
Quando il cielo era infinito
Quando c’era la festa e non serviva l’invito
Dov’è lei?
Ora, dov’è lei?
Se ogni scelta crea ciò che siamo
Che faremo della mela attaccata al ramo?
Se tu fossi qui
Cosa ti direi
C’è una regola
Sola
Nel regno umano
Non guardare mai giù se precipitiamo
Se precipitiamo
Questo il testo di Eden di Rancore, quindi. Il rapper ha spiegato che questo brano è nato da un sogno che raffigurava la storia dell’umanità, del paradiso terrestre. E come si può capire dalle parole scritte nella canzone di Rancore, il tema principale di Eden è quello della scelta. L’artista romano, in una recente intervista, proprio a proposito di Sanremo 2020, ha pure rivelato qualche curiosità in più su di lui oltre che sul suo pezzo in gara. Rancore si definisce un vero esperto in termini di sentimenti ed Eden, nel frattempo, è una vera barca che viaggia e va in attesa di un nuovo album che la possa contenere, probabilmente.
E nell’attesa di poter vedere e ascoltare la performance di Rancore al Festival di Sanremo 2020, i fan si chiedono se il rapper sceglierà di indossare il suo immancabile cappellino anche sul palco del Teatro Ariston. Il look del cantante non è stato ancora svelato ma lui stesso ha dichiarato che per lui il berretto è un accessorio davvero molto importante che lo isola e aiuta a creare un vuoto intorno. Magari lo aiuterà a non sentire così tanto anche l’ansia di esibirsi ancora una volta su un palco così prestigioso.