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Brani Sanremo 2020, Diodato canta Fai rumore: testo e significtao

Fai rumore è il brano di Diodato per il Festival di Sanremo 2020: ecco il testo e il significato

Se con Fai Rumore Diodato arriverà al cuore di tutti come ha fatto con Che vita meravigliosa, il suo brano potrebbe essere senza dubbio una delle canzoni più belle di Sanremo 2020. Ma è ancora presto per dare dei giudizi. Bisognerà ascoltare l’esibizione di Diodato sul palco del Festival, con l’orchestra. Una cosa però la possiamo dire. Non abbiamo dubbi che la canzone di Diodato, Adesso, del 2018 al Festival, cantata con Roy Paci, sia stata una delle più sottovalutate di quella edizione mentre era, a nostro modesto avviso, un vero gioiello.

Scopriamo quindi quello che è il testo della canzone di Diodato, Fai rumore, presentata al Festival di Sanremo 2020.

Il brano è una dolce canzone d’amore, una ballata che racconta di un amore finito. Una storia che finisce ma che fa vivere ancora forti emozioni alla persona che è rimasta, che continua a camminare nella stessa direzione, che fa prende le stesse strade magari chissà, sperando di trovare di nuovo quella persona che non c’è più.

BRANI SANREMO 2020, DIODATO CANTA FAI RUMORE: ECCO IL TESTO E IL SIGNIFICATO

FAI RUMORE
di A. Diodato – E. Roberts – A. Diodato
Ed. Carosello C.E.M.E.D./Music Union/Starpoint International
Milano – Roma

Sai che cosa penso,

Che non dovrei pensare,

Che se poi penso sono un animale

E se ti penso tu sei un’anima,

Ma forse è questo temporale

Che mi porta da te,

E lo so non dovrei farmi trovare

Senza un ombrello anche se

Ho capito che

Per quanto io fugga

Torno sempre a te

Che fai rumore qui,

E non lo so se mi fa bene,

Se il tuo rumore mi conviene,

Ma fai rumore sì,

Che non lo posso sopportare

Questo silenzio innaturale

Tra me e te.

E me ne vado in giro senza parlare,

Senza un posto a cui arrivare,

Consumo le mie scarpe

E forse le mie scarpe

Sanno bene dove andare,

Che mi ritrovo negli stessi posti,

Proprio quei posti che dovevo evitare,

E faccio finta di non ricordare,

E faccio finta di dimenticare,

Ma capisco che,

Per quanto io fugga,

Torno sempre a te

Che fai rumore qui,

E non lo so se mi fa bene,

Se il tuo rumore mi conviene,

Ma fai rumore sì,

Che non lo posso sopportare

Questo silenzio innaturale tra me e te.

Ma fai rumore sì,

Che non lo posso sopportare

Questo silenzio innaturale,

E non ne voglio fare a meno oramai

Di quel bellissimo rumore che fai.

Il titolo probabilmente ci fa riflettere sul fatto che al centro del brano ci siano i suoni, o forse i rumori e l’udito in generale. Tutte quelle cose che portano a pensare a qualcosa. Il silenzio che fa rumore, il rumore della pioggia, il rumore familiare di qualcosa che c’è stato e che poi non c’è più. E se forse fino a qualche tempo prima il rumore etichettava qualcosa di negativo che l’altra persona sta facendo, adesso che la storia è finita quel rumore diventa indispensabile ed è il ricordo più forte che resta e che non si può cancellare.

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