La canzone di Nino Frassica per il dramma dei migranti: A mare si gioca (TESTO)
Il dramma dei migranti nella canzone di Nino Frassica A mare si odia: il testo della poesia in musica che ha scelto per la seconda serata del Festival di Carlo Conti
Ospite della seconda serata di Sanremo 2016, Nino Frassica è stato protagonista di un momento dedicato all’intervista doppia con Gabriel Garko in cui si è riso, ma anche di un momento diverso durante il quale l’attore ha deciso di trattare un tema a cui tiene particolarmente. Con il brano, una sorta di poesia recitata con la musica, A mare si gioca, Frassica ha scelto di parlare a Sanremo del dramma dei migranti. “Un tema che dovrebbe scuotere tutte le nostre coscienze” ha ricordato Carlo Conti dopo la commossa esibizione di Nino Frassica che ha ringraziato lasciando il palco con gli occhi lucidi. Un brano che ci spiega come tempo fa il mare era bello perchè si giocava, i bambini con i genitori con gli amici; adesso il mare è diventato troppo spesso sinonimo di tragedia cosa che invece non dovrebbe succedere perchè “a mare si gioca” non si muore.
LEGGI QUI LA CLASSIFICA DELLA SECONDA SERATA
A MARE SI MUORE: ecco il testo della canzone/poesia di Nino Frassica a Sanremo
Si possono fare i castelli di sabbia
si può stare sotto l’ombrellone a fare le parole crociate
si può giocare con le racchette e la pallina
si possono fare volare gli aquiloni
e si può scrivere il proprio nome sulla sabbia
A mare si gioca
Si possono fare le gite col canotto
si può prendere un materassino e fare il bagno col bambino
gli puoi mettere i braccioli, la maschera,
e poi quando esce dall’acqua starci insieme,
e giocare con lui, con la paletta e il secchiello
perché a mare si gioca
A mare si gioca
I gabbiani lo sanno,
infatti volano a pelo d’acqua… e urlano
e poi salgono su altissimi… e fanno finta di essere delle nuvole
i pescatori sono loro amici e gli lanciano i pesci
e loro ricambiano, riempiendo di allegria bianca
i quadri, i cieli, le acque e la vita
A mare si gioca
giocano tutti!
Si può giocare al gioco dello scafo
si sale tutti su un gommone
fino a riempirlo all’inverosimile
quando quello che porta il gommone,
che comanda,
dice di buttarsi tutti a mare
ci si butta a mare
è un gioco
Quando io ero giovane lavoravo nella guardia costiera, a Lampedusa
quante cose che ho visto!
una volta mentre giravamo abbiamo visto 366 delfini impigliati nelle reti,
forse per fame, forse perché c’era una guerra sottomarina tra pesci,
noi li abbiamo liberati tutti dalle reti
e li abbiamo visti nuotare velocissimi, saltare fuori dall’acqua e inseguirsi… giocavano!
A mare si gioca
si gioca!
Ci sono bambini che giocano a stare immobili con la faccia in acqua
senza respirare
perché tanto lo sanno
che sta per arrivare la mano forte del papà
che li prenderà e li farà giocare.
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