Marcella Bella contro Donatella Rettore: pazza, invidiosa e tanto altro
Dopo tanti anni Marcella Bella si scaglia contro Donatella Rettore ma ha anche un po' di cose da dire su Gino Paoli; la cantante siciliana non perdona
Per qualcuno nonostante gli anni passino non passa la rabbia e Marcella Bella ha atteso un bel po’ di anni prima di togliere dei sassolini dalla scarpa ma ce l’ha fatta. Marcella Bella si scaglia contro Donatella Rettore ma ha qualcosa da dire anche a Gino Paoli. Per la cantante siciliana non esiste perdono, chi le ha fatto del male non deve rovinarle il fegato e così Marcella si sfoga durante un’intervista rilasciata a Radio Club 91. La Bella non le manda a dire e così le vecchie ruggini riemergono perché immaginiamo che non tarderà la risposta della Rettore.
Basta poco per far esplodere una polemica e la bomba è potente visto che Marcella Bella ha atteso davvero a lungo prima di esprimere il suo pensiero su alcuni colleghi, prima tra tutti la nemica Donatella Rettore.
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Non era solo una semplice antipatia, la cantante siciliana non le manda a dire e questa volta affonda il colpo dicendo: “Donatella Rettore è una pazza, era invidiosa di me perché era una pertica di 1,80 e con i tacchi sembrava un travesta”. Poi prende fiato e aggiunge: “Una bionda secca secca con i labbroni a canotto. Mi criticava per il mio abbigliamento e i tacchi alti, salvo poi presentarsi da angelo con le ali a Sanremo. Non riesco a porgere l’altra guancia a nessuno anche perché non voglio farmi venire il mal di fegato”. Insomma, Marcella non perdona e prosegue tuonando ancora sulla Rettore: “E’ pazza anche quando dà addosso a Vasco Rossi: ogni giorno si sveglia e deve parlare male di qualcuno”. Ma ha anche un bel pensiero nei confronti di Gino Paoli: ricordate la canzone Tanti Auguri presentata un bel po’ di tempo fa a Sanremo da Marcella? Ecco cosa dice lei: “Non voleva che si sapesse, perché all’epoca si sentiva impegnato come cantautore ed era contro il Festival di Sanremo, anche se dopo tre anni ci andò né rinunciò ai diritti della canzone che mi aveva scritto”. Ovviamente l’imbarazzato autore è Gino Paoli. Ne sentiremo ancora delle belle?
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