The Substance: messaggio del film e significato del finale
Qual è il significato del finale del film The Substance e quale messaggio vuole darci la storia raccontata nella pellicola ?
”The Substance” è un film che non lascia indifferenti, una pellicola che scava nelle profondità delle nostre ossessioni contemporanee riguardo all’aspetto fisico e all’invecchiamento, utilizzando il linguaggio crudo e diretto dell’horror corporeo. In America tanto si è parlato del body horror, e vista l’ossessione che le star americane hanno di invecchiare, ne comprendiamo anche le ragioni.
La storia segue Elisabeth Sparkle, un’attrice cinquantenne interpretata magistralmente da Demi Moore, che, dopo essere stata licenziata dal suo show televisivo a causa dell’età, decide di sottoporsi a un trattamento sperimentale. Questo trattamento le permette di generare una versione più giovane di sé stessa, Sue, interpretata da Margaret Qualley. Le due condividono lo stesso corpo, alternandosi ogni sette giorni, ma presto emergono conflitti e conseguenze inaspettate. Elisabeth ben presto si renderà conto che quando è nel corpo di Sue, sono tutti ai suoi piedi: chi prima la ignorava, chi la riteneva troppo vecchia. Senza il bisogno di fare nulla, solo perchè la ragazza ha delle tette più sode, dei glutei scolpiti e non vi è sul suo visto traccia alcuna di rughe…
Ma qual è il messaggio che il film The Substance vuole darci?
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The Substance: il vero messaggio del film
“The Substance” offre una critica feroce alla società contemporanea e alla sua ossessione per la giovinezza e la bellezza. Elisabeth rappresenta tutte quelle donne che, superata una certa età, vengono messe da parte in favore di volti più giovani, indipendentemente dal loro talento o dalla loro esperienza. La decisione di creare Sue non è solo un tentativo di ritrovare la propria giovinezza, ma anche una disperata ricerca di rilevanza in un mondo che valorizza l’apparenza sopra ogni cosa.
La relazione tra Elisabeth e Sue diventa una metafora della lotta interna che molte donne affrontano: da un lato, il desiderio di accettarsi per ciò che sono; dall’altro, la pressione incessante a conformarsi agli standard irrealistici imposti dalla società. Sue incarna la versione idealizzata di Elisabeth, ma questa perfezione ha un costo elevato, portando a una progressiva perdita di identità e autonomia.
Il significato del finale del film The Substance
Il climax del film raggiunge il suo apice durante la trasmissione in diretta dello speciale di Capodanno. Sue, nel tentativo di mantenere la sua forma giovane, viola le regole del trattamento, causando una mutazione che la trasforma in una creatura mostruosa, “Monstro Elisasue”. La sua apparizione sul palco provoca il panico tra il pubblico, culminando in una scena di violenza e caos. Sue-Elisabeth apparentemente non ne capiscono il perchè. “Sono sempre io” dice la ragazza davanti al suo pubblico ma in realtà, non è più lei. O meglio, il tempo che scorre inesorabile trasforma il nostro aspetto fisico ma non cambia il nostro valore e i nostri valori, purtroppo però in tv e al cinema vince quello che appare, non quello che teniamo dentro. Quello che mostriamo e non quello che siamo.
Questo finale grottesco e sanguinoso serve come potente allegoria delle conseguenze devastanti dell’ossessione per la perfezione estetica. La trasformazione di Sue in un mostro rappresenta la deumanizzazione che deriva dal conformarsi a standard di bellezza irraggiungibili. La sua fuga e successiva dissoluzione sul marciapiede, con il volto di Elisabeth che si fonde con la stella della Walk of Fame, simboleggiano la fine di una carriera costruita sull’apparenza e la superficialità.
“The Substance” ci costringe a riflettere sulle nostre priorità come società e sul valore che attribuiamo all’apparenza rispetto alla sostanza. È un monito sulle pericolose conseguenze di una cultura che idolatra la giovinezza e marginalizza l’invecchiamento, ricordandoci che la vera bellezza risiede nell’accettazione di sé e nell’autenticità.