Il morso del coniglio, vi spieghiamo il finale: la psicosi di Sarah, la fine di Mia
Tra i film più visti su Netflix c'è anche Il morso del coniglio: vi spieghiamo il significato del finale
Nella classifica dei film più visto di questa settimana, nel catalogo di Netflix c’è Il morso del coniglio. Un film che non rivela molto nelle anticipazioni della trama e che forse incuriosisce anche per questo. Il morso del coniglio è arrivato su Netflix il 28 giugno e da allora, chi finisce di vederlo, si pone la stessa domanda: qual è il significato del finale? Il mosto del coniglio è un thriller psicologico diretto da Daina Reid, recentemente distintasi per aver diretto alcuni episodi delle serie The Handmaid’s Tale e Shining Girls, a partire da una sceneggiatura di Hannah Kent.
Premesse che hanno portato il pubblico, probabilmente, a scegliere di vedere Il morso del coniglio in streaming. Il film si lascia vedere anche perchè aggiunge nel corso della narrazione, dettagli che si potevano solo immaginare all’inizio. Gli ultimi minuti del film però lasciano l’amaro in bocca, perchè probabilmente ogni spettatore può dare una sua personale interpretazione al finale, e questo non sempre piace a chi vuole avere delle certezze.
Tra le note positive nel film Il morso del coniglio, la presenza di Sarah Snooke, la protagonista della storia, una madre separata con il passato oscuro alle prese con i problemi di sua figlia, dopo la morte del nonno. O forse con i problemi che si porta dietro da oltre 30 anni.
Il morso del coniglio: la trama del film Netflix
La protagonista de Il morso del coniglio è la dottoressa Sarah. La donna vive da sola con sua figlia, dopo essersi separata; nel suo lavoro si occupa di aiutare coppie con problemi di fertilità. Quando sua figlia Mia compie sette anni, la stessa età a cui morì la sorella di Sarah, Alice, la bambina inizia a manifestare strani comportamenti.
Il giorno del compleanno della piccola Sarah succede qualcosa di molto strano. Fuori dal loro appartamento viene trovato un coniglio, e c’è anche un biglietto nella cassetta delle lettere; scopriremo che si tratta di un biglietto della nonna Joan, con la quale Sarah non ha rapporti da tempo. La dottoressa brucia il biglietto e cerca di far allontanare il coniglio, non volendolo tenere, ma l’animale la morde, o almeno questo è quello che lo spettatore vede. I giorni passano e la bambina continua ad apparire sempre più diversa dal solito. Anche le maestre si preoccupano molto, visto che la piccola fa degli strani disegni dietro ai suoi compiti per casa. Sarah però minimizza, non chiede neppure aiuto al suo ex. E’ delusa per il fatto che l’uomo, abbia deciso di avere un figlio con la sua nuova compagna.
Mia nel frattempo, pur non conoscendola, continua a chiedere di voler vedere sua nonna. Non sa chi sia ma insiste per incontrarla e alla fine Sarah la porta. La donna soffre di demenza senile e confonde sua nipote con la sorella di Sarah, che scopriamo essere scomparsa nel nulla, quando aveva appunto la stessa età di Mia. Dopo questa visita, Mia sembra essere convinta di essere Alice e inizia una vera e propria battaglia con sua madre tra ricordi del passato e paure del presente.
Il difficile rapporto tra Alice e Sarah
Grazie a una serie di flashback arrivati durante una crisi psicotica della dottoressa, scopriamo che lei e sua sorella hanno sempre avuto un rapporto difficile. Non giocavano insieme, si facevano i dispetti e Sarah, essendo più grande ne approfittava. Come il giorno in cui ha chiuso sua sorella in una stanzina nella stalla, per poi liberarla solo dopo molte ore. Alice ha cercato di ribellarsi, mettendo le mani intorno al collo a sua sorella e lei a sua volta l’ha colpita alla testa. Spaventata Alice ha iniziato a correre nella tenuta di famiglia fino alla scogliera. Resasi conto di aver fatto qualcosa di molto grave e forse per paura che Alice dicesse tutto i suoi genitori, Sarah ha spinto sua sorella nel lago/mare.
Il finale del film: qual è il significato?
Dato dunque per assodato che Sarah abbia ucciso sua sorella, causando anche la fine del matrimonio dei suoi genitori, visto che sua madre Joan ha sempre cercato Alice, mentre il padre si è schierato dalla sua parte, bisogna capire che cosa è accaduto a Mia. Nelle scene finali, la dottoressa, colpisce sua figlia con un paio di forbici, causandole diverse ferite. Ferite che però il padre di Mia non vede quando viene chiamato in soccorso da una Sarah che si rende conto di aver bisogno di aiuto. Immaginiamo che se la piccola fosse stata ferita, il padre l’avrebbe portata subito via da quella casa e invece si è fermato a dormire lì, senza batter ciglio.
Nei minuti finali invece, Sarah vede Mia andare via, verso la scogliera, con quella che sembrerebbe essere Alice. A questo punto, l’interpretazione può davvero variare. Una delle principali ipotesi degli spettatori che hanno visto il film è che Sarah abbia vissuto una grande allucinazione, divorata dai sensi di colpa per la morte di sua sorella. Si spiegherebbe come mai Mia non ha i segni delle ferite ( quelle delle forbici ma prima ancora la mano chiusa nel portellone della macchina). Il morso del coniglio che a sua volta potrebbe aver dato il via a tutto il viaggio di Sarah nella sua psiche, solo per liberarsi dalla verità tenuta nascosta per troppi anni, la verità su Alice.
Mia è una bambina assolutamente normale
C’è anche un altro dettaglio che lascerebbe pensare che in realtà la piccola Mia non abbia nessun problema. E’ Sarah infatti a realizzare i disegni oscuri dietro a quelli di Mia. Non è sua figlia a dire delle cose, sono solo le allucinazioni di Sarah, causate dai traumi dovuti alla morte di Alice. Ne è dimostrazione anche il fatto che nelle scene finali, sia Sarah a disegnare sul pavimento sempre lo stesso disegno ( lo stesso che Mia aveva negato di aver fatto sui libri della biblioteca). Sarah soffre di una psicosi così grave che non le permette di rendersi conto di nulla di tutto questo.
La salute mentale e il mancato superamento dei traumi
Quello che si evince dal finale de Il morso del coniglio, è che Sarah, non ha mai elaborato il lutto ( non a caso più di una volta si parla di questo tema). La morte del padre potrebbe esser stata la causa scatenante del peggioramento della sua psicosi, che l’ha portata, vista anche la somiglianza fisica della piccola Mia con sua sorella Alice, a rivivere nel suo passato. Questo perchè il trauma causato dalla morte di Alice, la dottoressa, non lo ha mai superato. E se anche scappi da quel passato, nascondendo le foto, chiudendo tua madre in una struttura, il passato continuerai a portartelo sempre dietro. Ed è per questo che Sarah arriverà a trattare sua figlia Mia, come in passato aveva fatto con sua sorella.
Il coniglio torna sempre
Perchè il film si chiami Il morso del coniglio non è stato spiegato, in realtà il titolo originale è Run Rabbit Run, ossia Corri coniglio Corri, il che ci porta ancora una volta a riflettere sul rapporto tra Sarah e Alice. E’ la stessa dottoressa a raccontare a Mia che lei e sua sorella erano molto diverse, ad esempio lei aiutava suo padre a mettere le trappole per catturare i conigli, cosa che Alice non gradiva affatto. Non è dunque un caso che Mia indossi sempre una maschera da coniglio, che al suo compleanno abbia ricevuto in dono un coniglio e che sua madre e suo padre la chiamino coniglietta. Quando Mia parla tra l’altro del fatto che una persona morta si possa reincarnare, verrebbe quasi da pensare che in quel coniglio, ci sia lo spirito di Alice, il che spiegherebbe anche il morso dato, che potrebbe essere una metafora.
La piccola Mia è morta?
Quello che molti spettatori si chiedono dopo aver visto Il morso del coniglio e cercando di dare spiegazione al finale del film è anche quale sia stato il destino di Mia. La piccola è morta? Verrebbe da pensare che la bambina sia in realtà nel suo letto, vegliata dal padre o che magari sia stata portata via da quella casa; non ci sono elementi che lasciano pensare che alla fine Sarah abbia fatto a sua figlia quello che aveva fatto ad Alice.