Addio a Francesco Nuti: l’attore è morto
E' morto Francesco Nuti, lutto nel mondo del cinema italiano
In una giornata di lutto per l’Italia, una giornata durante la quale tutte le reti stanno trasmettendo le ultime notizie da Milano, dopo la morte di Silvio Berlusconi arriva anche un’altra notizia tragica per il nostro paese. E’ morto Francesco Nuti. Il popolare attore aveva 68 anni ed era malato da tempo. Rimasto nell’immaginario collettivo per una serie di film di successo, Nuti era originario di Prato.
Ad annunciare la morte di Francesco Nuti è stata la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.
Addio a Francesco Nuti
L’attore fiorentino ha avuto una lunga carriera che è iniziata alla fine degli anni Settanta con il cabaret dei Giancattivi, insieme ad Athina Cenci e Alessandro Benvenuti. Ha poi fatto il suo ingresso nel mondo del cinema, ottenendo successo con una serie di film. Tra questi vi sono “Madonna che silenzio c’è stasera” del 1982 e “Io, Chiara e lo Scuro”, che gli ha fatto conquistare un David di Donatello, un Nastro d’argento come miglior attore protagonista e un Globo d’oro come Miglior attore rivelazione.
Verso la metà degli anni Ottanta, ha debuttato come regista firmando pellicole come “Casablanca, Casablanca” del 1985, che gli ha valso il secondo David come migliore attore e il premio come miglior regista esordiente al Festival internazionale del cinema di San Sebastián. Altri suoi film da regista includono “Tutta colpa del paradiso” del 1985, “Stregati” del 1986, “Caruso Pascoski (di padre polacco)” del 1988, “Willy Signori e vengo da lontano” del 1989 e “Donne con le gonne” del 1991. Tutti questi film hanno incontrato il favore del pubblico, fino a “OcchioPinocchio” del 1994, che invece si è rivelato un flop.
L’omaggio di Mara Venier a Domenica IN
La depressione e le cadute di Francesco Nuti
Negli anni successivi, Nuti tentò di rilanciare la sua carriera con diversi progetti, tra cui “Il signor Quindicipalle”, “Io amo Andrea” (2000) e “Caruso, zero in condotta” (2001). Tuttavia, nonostante l’impegno professionale, la sua vita privata era segnata da molte difficoltà. L’attore e regista cadde in una profonda depressione e si rifugiò nell’alcol. “Ha faticato a gestire il successo”, rivelò Annamaria Malipiero a Domenica In, che fu la sua compagna dal 1994 al 2000 e dalla quale Nuti ebbe una figlia di nome Ginevra. In quei momenti, non c’era niente né nessuno che potesse aiutarlo, se non lui stesso che doveva credere di poter guarire. Nel 2006, un incidente domestico gli causò un grave trauma cranico. Nuti fu immediatamente ricoverato d’urgenza a Roma e cadde in coma. Seguì quindi un lungo e complesso percorso di riabilitazione.