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Asia Argento denuncia lo stupro di Weinstein, non è l’unica attrice molestata dal produttore (Foto)

Asia Argento vittima del produttore americano Harvey Weinstein, violentata quando aveva 21 anni, racconta tutto al New Yorker (foto)

Aveva solo 21 anni Asia Argento (foto) e solo adesso che è una donna forte rompe il silenzio e accusa di stupro il produttore Harvey Weinstein. La denuncia e il racconto di Asia Argento per la violenza subita dal potente produttore di Hollywood ai aggiungono alle testimonianze di altre attrice, tra queste Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow. E’ il New Yorker a raccogliere le dichiarazioni di Asia e di altre donne, attrici, che denunciano gli abusi del produttore cinematografico. Weinstein è stato immediatamente licenziato dallo studio cinematografico che porta il suo nome, The Weinstein Company. Le notizie pubblicate che rivelano decenni di molestie su giovani donne all’inizio della loro carriera hanno portato alla luce tutto lo squallore. Immediate le reazioni di star di Hollywood come Meryl Streep e George Clooney: hanno prese le distanze dal manager definendolo disgustoso e indifendibile. Sono numerose le vittime del produttore americano, giovani attrici e assistenti a cui Weinstein aveva chiesto scusa dopo l’inchiesta del New York Times.

Il New Yorker scende nel dettaglio e Asia Argento con coraggio ha raccontato che giovanissima fu chiamata ad interpretare il ruolo di una ladra nel film B. Monkey – Una donna da salvare distribuito nel 1999 da Miramax. L’attrice e regista passa al racconto: c’era un party della Miramax all’hotel Cap-Eden-Roc in Costa Azzurra, Asia era stata invitata ma scoprì di essere l’unica ospite del produttore in una camera d’albergo. Weinstein la riempì di complimenti per il lavoro svolto poi uscì e tornò con indosso solo l’accappatoio e una crema per il corpo, le chiese un massaggio poi la costrinse a subire un rapporto orale.

“Mi sono sentita in colpa per anni – ha raccontato Asia Argento al New Yorker – perché se fossi stata più forte, forse avrei potuto dargli un calcio nelle palle e scappare via. Ma non l’ho fatto. Ero terrorizzata dall’idea che potesse distruggere la mia carriera”. Quella scena terribile Asia l’aveva riportata nel film Scarlet Diva: un produttore costringe l’attrice prima al massaggio poi al rapporto orale. Molte donne contattarono Asia, quella scena era il modus operandi di Weinstein. “Tutto vero, tutto scritto sul New Yorker. Ora lasciatemi in pace” ha commentato Asia Argento con un sms di risposta ad una telefonata dell’Ansa.



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