Flavio Furno è Angelo in Grand Hotel: è lui il temibile assassino? La nostra intervista
Flavio Furno è Angelo in Grand Hotel la fiction di Rai 1 che ci aspetta con l'ultima puntata domani sera. Sarà proprio Angelo l'assassino che fa paura a tutti? Ecco per i lettori di Ultime Notizie Flash la nostra intervista
Flavio Furno è uno dei protagonisti della fiction di Rai 1 Grand Hotel che domani sera saluterà il pubblico con l’ultima puntata di questa prima stagione. E mentre il pubblico a casa continua a chiedersi chi è il temibile assassino dal coltello d’oro che getta il panico in vallata, sui social inizia il tam tam con la richiesta della seconda stagione. Noi abbiamo intervistato Angelo ( Flavio Furno) e ovviamente gli abbiamo anche chiesto se è davvero lui l’assassino. Ci avrà risposto? Vi ricordiamo che la sesta e ultima puntata di Grand Hotel andrà in onda il 22 settembre 2015 alle 21,00. Tutti i nodi verranno al pettine? Difficile a dirsi.
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Ed ecco per i lettori di Ultime Notizie Flash l’intervista a Flavio Furno che nella fiction veste i panni di Angelo, il cameriere sensibile e generoso grande amico di Pietro.
Iniziamo dalle cose belle e quindi dai complimenti per Grand Hotel. Oltre agli ascolti ( le ultime due puntate hanno mandato ko le fiction di punta di Mediaset) quello che ci ha colpito è la qualità della storia raccontata, che però può essere un merito degli sceneggiatori spagnoli e la bravura degli attori giovani e italiani scelti per la fiction. Sei stato contento di lavorare con dei ragazzi, degli attori di talento giovani come i tuoi colleghi?
Molto più che contento, orgoglioso. Con alcuni avevo già lavorato. Con Dario Aita, che è anche un mio carissimo amico, e Francesca Agostini abbiamo addirittura condiviso lo stesso percorso di formazione alla Scuola del Teatro Stabile di Genova. Gli altri sono stati un felicissimo incontro. Giovani motivati e pieni di talento. Ci siamo divertiti e aiutati. Ancora oggi, a distanza di un anno, ci frequentiamo e ci riuniamo per guardare gli episodi a casa di Luca Ribuoli, il nostro regista.
Torniamo al capitolo ascolti. In Spagna la fiction ha esordito con 3 milioni di media su Antena3 un canale abituato a ben altri ascolti ma nonostante i numeri la serie ha vinto molti premi sia per la storia che per gli attori protagonisti. Proprio per questo forse la Rai ha deciso di acquistare la sceneggiatura. E fin qui tutto ok. Una volta che si spendono dei soldi e si fa però un investimento non sarebbe opportuno anche credere in quello che si produce? Te lo chiediamo perchè abbiamo avuto quasi la sensazione che nessuno credesse nella fiction…
Beh, “Grand Hotel” è un progetto voluto dalla Rai. Questo è un fatto. Non credo sia corretto dire che non abbiano creduto in noi. Semplicemente non erano sicuri che sarebbe andata bene. Forse avrebbero potuto promuoverlo di più, questo si. Spero si siano ricreduti. La verità è che è un progetto nato con molti punti interrogativi. La storia è complessa, unisce tanti generi diversi; il cast è in prevalenza composto da giovani attori poco conosciuti al grande pubblico generalista; il budget impiegato è stato decisamente contenuto e i tempi di ripresa strettissimi. Date queste premesse, il lavoro di Luca Ribuoli è stato straordinario e, forse, i risultati (nelle ultime due serate Grand Hotel ha avuto complessivamente un numero di spettatori superiore a colossi della serialità mediaset), sono la prova che affidarsi alle solite formule non è più garanzia di grandi ascolti e che quindi si può e si deve rischiare di piu.
E in effetti tu come altri attori, hai sottolineato il fatto che forse con un pò di spinta in più si potevano superare quei famosi 4 milioni che in Italia fanno tanto gola per la prima serata…
Continuiamo questa provocazione perchè in un nostro pezzo che ti linkiamo, in cui parliamo della stressante promozione fatta per il Giovane Montalbano, sottolineiamo come per la Rai le fiction non sono tutte figlie della stessa mamma… ( qui puoi leggere il pezzo )
La risposta di Flavio è la stessa: bisogna rischiare di più, vi mostriamo però il suo commento sui social
E adesso torniamo invece al tuo ruolo nella fiction. Angelo: apparentemente un ragazzo timido, generoso, con questa figura della mamma un pò troppo ingombrante…Ma siamo sicuri che non ci nascondi nulla? I nostri lettori sono convinti che sia Angelo il serial killer...
Non posso dire niente.. ormai manca poco.. tutti i nodi, (o quasi) verranno al pettine.
LEGGI QUI: TUTTE LE IPOTESI SUL PRESUNTO ASSASSINO IN GRAND HOTEL
Ti rivedremo anche nella seconda stagione della serie, facciamo questa domanda senza sapere se la Rai la farà ovviamente ma visto che in Spagna ne sono andate in onda tre…
So che su Twitter e facebook molte persone si stanno mobilitando per chiedere che si faccia una seconda stagione. Nel caso, ovviamente, sì, spero di esserci.
Ti abbiamo invece visto in Questo nostro amore ’70 una delle fiction che noi amiamo seguire di più anche perchè abbiamo un pubblico molto interessato al tuo collega Dario Aita ( sarà il fascino dell’accento siciliano) com’è lavorare con attori giovani come Dario appunto o con attori navigati come Neri Marcorè?
E’ più facile gestire il ruolo in una fiction in costume che racconta una storia inventata che magari non ti cuci addosso o non ti tocca, oppure è più facile interpretare un ruolo in una serie come 1992 ( o potremmo citare anche la fiction con Alessandro Preziosi su Don Diana) che invece dovrebbe toccarti più da vicino perchè riguarda un pezzo di storia che ha cambiato le sorti del nostro paese
Sinceramente non credo sia questo aspetto a rendere un’interpretazione facile o difficile. È vero che se devi interpretare un personaggio reale e raccontare un pezzo di storia importante hai una maggiore responsabilità. Ma è anche vero che hai più spunti dai quali attingere per costruire un’interpretazione. Per me, ad esempio, non è stato sempre semplicissimo interpretare il ruolo di Angelo, così sommesso, così puro. Spesso la mia personalità emergeva, mio malgrado. Cosi Luca interveniva per chiedere a Flavio di farsi da parte!
Progetti futuri…Dove ti vedremo che cosa farai… E cosa sogni invece di fare, vorresti lavorare con qualcuno in particolare?
A breve partiranno le riprese della terza stagione de “Il Candidato” per raitre, regia di Ludovico Bessegato. Un prodotto al quale sono molto affezionato. Nato come inserto all’interno di Ballarò, e che nelle ultime puntate ( trasmesse su raitre alle 20:30) è stato molto apprezzato. Si tratta di una sketch comedy (ogni episodio dura sei minuti) che ironizza in maniera acuta e originale sul mondo della politica. Io sono Zeno, uno speechwriter senza morale altro che Angelo (nel cast Filippo Timi, Lunetta Savino, Bebo Storti, Antonio Catania, Christian Ginepro). Ho anche partecipato al film “Assolo” per la regia di Laura Morante, credo uscirà in sala il prossimo anno.
Mi piacerebbe esplorare il cinema, un campo in cui mi sono misurato poco. Lavorerei volentieri con Saverio Costanzo.
Martedì l’ultima puntata di Grand Hotel: un motivo per non perdercela…( anche se noi non lo faremo!)
C’è qualcuno che potrebbe andare a dormire martedi, senza sapere chi è l’assassino?
Ringraziamo Flavio per la sua gentilezza e per averci concesso questa bella intervista. Un grosso in bocca a lupo a te e ai tuoi colleghi per questa ultima puntata con la speranza di vedere davvero la seconda stagione delle serie!
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