Oscar 2015, c’è anche un po’ di Italia: Milena Canonero vince per i migliori costumi di Grand Budapest Hotel
C'è anche un po' di Italia agli Oscar 2015: Milena Canonero vince infatti per i migliori costumi di Grand Budapest Hotel. Non è il successo dello scorso anno con La Grande Bellezza, ma anche l'87esima edizione degli Oscar porta con sé un po' di tricolore
Anche l’87esima edizione degli Oscar sorride all’Italia: certo, non è trionfo come lo scorso anno, quando Paolo Sorrentino trascinò il Belpaese sul gradino più alto del podio con La Grande Bellezza, tuttavia anche agli Oscar 2015 c’è un po’ di tricolore rappresentato da Milena Canonero, premiata con l’ambita statuetta per i migliori costumi di Grand Budapest Hotel, pellicola diretta di Wes Anderson.
L’italiana si aggiudica così il quarto riconoscimento su nove candidature: in passato aveva già avuto modo di esultare per i riconoscimenti ottenuti per Berry Lyndon di Stanley Kubrick, Momenti di Gloria di Hugh Hudson e Marie Antoinette di Sofia Coppola. Una certezza dunque, Milena Canonero, colei che aveva cominciato la sua carriere niente di meno che con Arancia Meccanica, per il quale aveva studiato e messo a punto il look inconfondibile dei Drughi.
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E Milena Canonero ha dato il meglio di sé anche in Grand Budapest Hotel, consegnando costumi che hanno caratterizzato le scene migliori di questa pellicola. A trionfare con quattro Oscar – miglior film, miglior regia, migliore fotografia e migliore sceneggiatura originale – è invece Birdman, film di Alejandro González Iñárritu che issa il regista messicano sul gradino più alto del podio.
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Salito sul palco per ritirare uno dei premi, Iñárritu ha definito il suo film una idea folle e non ha mancato di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per lui con grande dedizione, a partire da suo attore protagonista Michael Keaton, anche lui sul palco per ringraziare tutti e esternare le sue emozioni (e forse anche un po’ di delusione per non avere vinto nella categoria Migliore attore protagonista?). Il discorso finale di Alejandro González Iñárritu è tutto per il suo Messico e i connazionali,
affinché riescano a costruire un governo meritevole di questo nome e affinché gli immigrati negli Stati Uniti possano ottenere il rispetto che meritano in un Paese che hanno contribuito a costruire
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