Film da vedere 2011, Che bella giornata
Film da vedere – Recensioni Che bella giornata Un altro divertente film della coppia Zalone – Nunziante dopo Cado dalle nubi. Troviamo diversi cammeo fra gli altri di Caparezza, Rocco Papaleo, Ivano Marescotti che aumentano la carica di comicità in ogni sequenza della vicenda. Ottima l’interpretazione della tunisina Nabiha Akkari che esordisce in Italia con […]
Film da vedere – Recensioni
Che bella giornata
Un altro divertente film della coppia Zalone – Nunziante dopo Cado dalle nubi. Troviamo diversi cammeo fra gli altri di Caparezza, Rocco Papaleo, Ivano Marescotti che aumentano la carica di comicità in ogni sequenza della vicenda. Ottima l’interpretazione della tunisina Nabiha Akkari che esordisce in Italia con un ruolo non semplice. Zalone riesce a trovare il giusto equilibrio mescolando comicità diverse: quella generata dalle abitudini paesane italiane, quelle pugliesi in cui ci troviamo immersi in una sequenza molto lunga, l’esagerata severità degli organi di sicurezza, trasformati ad arte in parodia, la particolare attitudine di Checco nello sbagliare parole, verbi, aggettivi. I tre elementi mischiati egregiamente non sono confusionari ma in grado di donare un paio d’ore di sano buonumore. Una comicità nuova che riesce nell’intento al contempo a mostrare il grande cuore e l’amicizia propria degli italiani.
La trama di Che bella giornata
Checco Zalone è un giovane pugliese che dopo aver fallito per l’ennesima volta il concorso per diventare carabiniere viene assunto come responsabile della sicurezza del Duomo di Milano, grazie alla conoscenza personale del cardinale Rosselli (T. Solenghi). L’incarico affidato non è dei più semplici per il neo assunto: fonti di intelligence hanno parlato di plausibili attentati alla statua della Madonnina. La sorveglianza del Duomo fra gaffe, grossolani errori, scambi di persona porta Checco a fare la conoscenza della bella e ambigua Farah (N. Akkari). Il ritmo della storia fra serietà e riso è scandito dai tanti dialoghi con Farah e le diverse gag che Checco ingenuamente e inconsapevolmente produrrà convinto che ogni giorno passato insieme alla sua bella si possa definire con la frase che dà il nome alla pellicola “Che bella giornata!”.
Gabriele Scardocci