Esce al cinema Maps to the stars: l’ultimo capolavoro di Cronenberg
Esce mercoledì 21 maggio 2014 al cinema il film Maps to the stars: si tratta dell'ultimo capolavoro di David Cronenberg
Esce al cinema Maps to the stars. Si tratta dell’ultimo film di David Cronenberg. Sarà un capolavoro? Di certo, si può affermare che i film del regista canadese non sono mai banali. Distribuito in Italia dalla Adler Entertainment, abituata a produrre film di nicchia e coraggiosi. In passato ha portato in Italia l’ultimo film di Paul Schroeder, sceneggiato dallo scrittore Bret Easton Ellis, The Canyons: un film finanziato dal web. Per quanto riguarda Cronenberg, torna al cinema due anni dopo Cosmopolis – tratto da un breve romanzo dell’autore postmoderno Don De Lillo –, ancora una volta insieme a Robert Pattinson.
Alla sua seconda collaborazione con David Cronenberg, l’attore si mette questa volta al volante (in Cosmopolis era sempre nel retro di una limousine): fa lo chaffeur che riporta a Hollywood una donna con un segreto. Tra gli altri interpreti, il cast può vantare attori quali Julianne Moore e John Cusack. Esattamente come The Canyons, il film vuole mostrare il lato B di Hollywood e quindi ancora una volta si narra di attori arroganti, velleitari, fragili e materialisti, oltre che sesso dipendenti.
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Maps to the stars è tutto questo. Un mix tra commedia nera e pellicola visionaria alla Lynch. Tutti i protagonisti di Maps to the stars sono legati in maniera ossessiva al loro passato e condizionate dai loro rapporti famigliari nell’infanzia: ci sono attrici che si dicono molestate dalla madre da piccole; fratelli e sorelle che si sposano fra loro e genitori che non vogliono rivedere i loro figli. Inquietante, perverso e amaro. Una commedia che non è una commedia, un film che non è solo un film ma tanti generi uniti.
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Una Hollywood che non è altro che una rappresentazione del mondo contemporaneo da cui ciò che emerge è sempre l’assenza di qualcosa e un bisogno esteriore per giungere alla tanto agognata felicità. Una pellicola che gioca sull’identità e che può essere considerato l’ennesimo capolavoro di un regista, Cronenberg, che anche se discontinuo si è sempre dimostrato concreto.
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